Novo Nordisk cede del 10% in Borsa: il farmaco Evoke non rallenta l'Alzheimer

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L'azienda danese, nota per la produzione di farmaci anti-obesità, ha specificato che l'obiettivo principale negli studi clinici in fase avanzata su Evoke, volti a verificare l'effettivo rallentamento del declino cognitivo nei pazienti affetti da Alzheimer, non è stato raggiunto. Il farmaco a base di semaglutide non avrebbe quindi determinato una riduzione statisticamente significativa della progressione della malattia

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L'azienda farmaceutica danese Novo Nordisk cede di quasi il 10% in Borsa. A determinarlo è stato il fallimento clinico di Evoke, il farmaco prodotto dalla stessa azienda con l'obiettivo di contrastare l'Alzheimer. Gli studi di fase 3 sul farmaco a base di semaglutide non hanno infatti dimostrato una riduzione statisticamente significativa della progressione della malattia. L'azienda, nota per la produzione di farmaci anti-obesità, ha specificato che l'obiettivo principale negli studi clinici in fase avanzata, volti a verificare l'effettivo rallentamento del declino cognitivo nei pazienti affetti da Alzheimer, non è stato raggiunto.

Il fallimento di Evoke

Come spiega Bloomberg, si tratta quindi di “un primo fallimento per il farmaco a base di semaglutide”, i cui studi al momento verranno interrotti. Dopo l'annuncio, il titolo del gruppo farmaceutico è caduto sotto una corrente di forti vendite in Borsa, con un calo dell'8% sul listino di Copenaghen a 280 corone danesi, con un minimo di seduta a quota 266.

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