All'Ospedale Ca' Foncello inagura la "Sala dei colori" per i bimbi del reparto pediatrico
Salute e BenessereAppena inaugurata, la sala cinematografica è stata realizzata grazie ad una donazione fatta dall'imprenditore Pietro Geremia e da sua moglie Anna Maria. L'immaginazione e la creatività dei bambini del reparto pediatrico dell'ospedale saranno così stimolate e incentivate attraverso le proiezioni del grande schermo. Presente alla premiazione per il discorso inaugurale anche Alessandro Preziosi
Il nuovo spazio dedicato al cinema - e non solo - è stato realizzato grazie ad una donazione fatta dall’imprenditore Pietro Geremia e dalla moglie Anna Maria, che hanno voluto regalare serenità e allegria ai bambini e alle loro famiglie. Inaugurata oggi, venerdì 19 dicembre, la "Sala dei Colori" rappresenta un esempio unico in Veneto e tra i pochissimi in Italia a portare il grande schermo all’interno di un reparto pediatrico.
Il cinema come strumento di evasione e inventiva
Il nuovo spazio è stato realizzato per volontà di Pietro Geremia, Presidente e Amministratore Delegato di San Marco Group, e di sua moglie Anna Maria Chiariello. In occasione delle loro nozze, gli sposi hanno infatti preferito, come dono di amici, familiari e dipendenti dell’azienda, un contributo destinato alla realizzazione della sala. Alla cerimonia di inaugurazione, che si è tenuta in mattinata, hanno partecipato Sonia Brescacin, Presidente della V Commissione regionale Politiche socio sanitarie, Antonio Dotto, Presidente del Consiglio Comunale di Treviso, Francesco Benazzi, Direttore Generale Ulss 2, Giampaolo Letta, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Medusa Film, e l’attore Alessandro Preziosi, ospite d’eccezione con un intervento incentrato sul potere del cinema come strumento di evasione, capace di accendere l’immaginazione anche in situazioni delicate: "Grazie a questo progetto il cinema alimenta speranza e condivisione, dando la possibilità di recuperare quel senso di colore che può restituire un orizzonte fatto di amore. Amore vuol dire luce, luce vuol dire colore, e il colore ritorna ad essere amore. Spero di prendere esempio dal messaggio di questa giornata anche per le mie future iniziative".
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La "Sala dei Colori"
La “Sala dei Colori” è stata ricavata in uno spazio reso libero dopo lo spostamento di alcuni servizi nella Cittadella della Salute: i lavori di adeguamento strutturale sono stati seguiti dall’Ufficio Tecnico dell’Ulss 2. Da oggi in avanti non sarà solo uno spazio di svago: stimolando l’immaginazione, veicolando arte e bellezza e creando momenti di condivisione, il cinema può avere anche un forte potere terapeutico, aiutando bambini e genitori ad affrontare con maggiore positività i percorsi di cura e a gestire con più consapevolezza le proprie emozioni. Decorata con prodotti forniti da San Marco Group e formulati per coniugare alla massima sicurezza un impeccabile impatto estetico, la nuova sala è stata realizzata nel segno dell’accessibilità, della inclusività e del comfort. In particolare, essa è dotata di uno schermo di 9 metri quadrati e di 28 poltrone, con una fila di sedute rimovibili per consentire l'accesso a carrozzine e letti ospedalieri. Oltre alle proiezioni di intrattenimento per i bambini e ragazzi ricoverati e le loro famiglie, la sala ospiterà, anche, rassegne tematiche, messe a punto con specialisti e psicologici a supporto dei percorsi di cura dei pazienti e proiezioni inserite nell’ambito di progetti formativi rivolti al personale sanitario, con l’obiettivo di migliorare competenze relazioni, empatiche e di lavoro in team. L'iniziativa si inserisce perfettamente nel più ampio contesto dei progetti di umanizzazione delle cure dell’Ulss 2, dimostrando come un gesto di generosità individuale possa armonizzarsi con una visione imprenditoriale orientata alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, come l’eccellenza rappresentata, in ambito sanitario, dall’Ospedale di Treviso.
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Il commento del Presidente della regione Luca Zaia
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa, che testimonia una profonda sensibilità verso le politiche di umanizzazione delle cure, tema che considero centrale e imprescindibile nel percorso di evoluzione della nostra sanità". Questo il messaggio inviato per l’occasione dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. "La creazione di spazi come la “Sala dei Colori” rappresenta una conquista significativa: non solo perché contribuisce a rendere più accogliente e serena la degenza ospedaliera, ma perché pone al centro la persona con le sue emozioni, fragilità e bisogni relazionali. Curare significa anche ascoltare, accogliere e creare condizioni che favoriscano un percorso di guarigione globale" ha concluso.
Il commento dell'imprenditore Pietro Geremia e di sua moglie Anna Maria Chiarello
L’iniziativa personale dei coniugi Geremia riflette e rafforza la lunga tradizione di responsabilità sociale e impegno verso il territorio e la comunità locale portata avanti dalla famiglia e da San Marco Group, azienda di primo piano nel settore delle pitture per l’edilizia e l’interior design.
“Siamo da sempre riconoscenti al territorio che ci ha dato le radici e ci ha trasmesso quei valori di solidità e integrità con cui siamo cresciuti, come professionisti e come persone". Ha commentato Pietro Geremia. "Avvertiamo forte la responsabilità di restituire ciò che abbiamo ricevuto e abbiamo scelto di sostenere l’Ospedale di Treviso perché crediamo profondamente nella sanità pubblica e riconosciamo nel Ca’ Foncello un’eccellenza. Questo progetto nasce dal desiderio di offrire un contributo concreto a chi ogni giorno vive una sfida difficile, come i bambini ricoverati e le loro famiglie. Esprimo un sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario”. Sua moglie, Anna Maria Chiarello, ha aggiunto: “Abbiamo scelto di trasformare un momento per noi importante come il nostro matrimonio in un’opportunità per donare bellezza alla comunità, dando vita a un progetto che potesse restare nel tempo e portare valore. Al centro dell’iniziativa ci sono i bambini e abbiamo creato per loro un luogo accogliente, dove ritrovare un po’ di serenità, distrarsi e lasciarsi trasportare dalla fantasia. Veder prendere vita questa sala, sapendo che potrà regalare qualche momento di leggerezza e sorrisi a chi ne ha più bisogno, è il dono più bello che potessimo immaginare”