Disabilità, certificato medico introduttivo Inps: cos'è, come funziona e come si ottiene

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Introduzione

A partire dal primo gennaio 2025, in nove province italiane, entra in vigore il nuovo certificato medico introduttivo, un documento necessario per avviare la procedura di riconoscimento della disabilità. Questo cambiamento, annunciato negli scorsi mesi dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, fa parte di una sperimentazione prevista dalla riforma sulla disabilità introdotta dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62. Il certificato medico introduttivo, nelle province italiane coinvolte nella sperimentazione, diventa l’unica modalità per presentare la richiesta di accertamento e sostituisce il vecchio sistema basato sull’invio di una domanda amministrativa separata. La sperimentazione interessa le province di Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari, con l’obiettivo di estendere questa procedura a tutto il territorio nazionale a partire dal 2026. Ecco nel dettaglio cos'è il nuovo certificato medico introduttivo e come ottenerlo.

Quello che devi sapere

Che cos’è il certificato medico introduttivo?

Il certificato medico introduttivo è un documento essenziale che consente di avviare il processo per il riconoscimento della condizione di disabilità. A partire da oggi, primo gennaio 2025, nelle nove province coinvolte nella sperimentazione, diventa l’unica modalità per iniziare la procedura, sostituendo l’attuale sistema che richiedeva anche l’invio della domanda amministrativa separata da parte del cittadino o degli enti preposti. Questa novità è parte della riforma introdotta dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, che ha ridefinito i criteri di accertamento della disabilità, prevedendo una "Valutazione di Base" affidata esclusivamente all’Inps. Dopo la sperimentazione, il nuovo sistema sarà esteso a tutto il territorio nazionale dal 1° gennaio 2026, salvo proroghe

Che cos’è il certificato medico introduttivo?

Quali sono le province interessate dalla sperimentazione?

Le nove province che parteciperanno alla sperimentazione del nuovo certificato medico introduttivo sono:

• Brescia
• Trieste
• Forlì-Cesena
• Firenze
• Perugia
• Frosinone
• Salerno
• Catanzaro
• Sassari


Questa fase sperimentale durerà 12 mesi, al termine dei quali si prevede l’estensione della procedura a livello nazionale

Cosa cambia con la sperimentazione?

Eliminazione della domanda amministrativa separata: con il nuovo sistema, l'invio telematico del certificato medico introduttivo è l'unica procedura necessaria per avviare l'iter di accertamento della disabilità. Non è più richiesto al cittadino di presentare una domanda amministrativa separata.
Ruolo del medico certificatore: il medico certificatore ha il compito di compilare e inviare telematicamente all'Inps il certificato medico introduttivo, attestando le condizioni di salute del paziente. Questo certificato dà automaticamente avvio al procedimento valutativo.

Cosa cambia con la sperimentazione?

Il sistema ancora in vigore nel resto d’Italia

Nel resto d’Italia, dove il nuovo sistema non è ancora stato introdotto, la procedura per l’accertamento della disabilità segue ancora le modalità tradizionali. Attualmente, il cittadino che intende richiedere il riconoscimento di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap deve:

Rivolgersi a un medico certificatore:
il primo passo consiste nel contattare un medico certificatore abilitato, generalmente il medico di base, per la compilazione del certificato medico introduttivo.
Inviare la domanda amministrativa: una volta ottenuto il certificato, il cittadino deve presentare una domanda amministrativa separata all’Inps, utilizzando il portale online oppure avvalendosi del supporto di un patronato o di associazioni di categoria.
Iter di valutazione: dopo l’invio della domanda, l’Inps programma una visita medica per l’accertamento sanitario che viene eseguito da una commissione medico-legale:
• presso le Aziende sanitarie locali, integrate con un medico Inps;
• o presso i Centri medico-legali dell'Inps, nelle regioni che hanno sottoscritto il protocollo per l'affidamento dell'accertamento sanitario all’Inps.

In caso di non trasportabilità:
• il medico certificatore (anche diverso da quello che ha certificato l'invalidità) compila e invia online il certificato medico di richiesta di visita domiciliare, almeno cinque giorni prima della data di visita già fissata;
• il presidente della Commissione medica, entro cinque giorni dalla richiesta, comunica al cittadino data e ora della visita domiciliare o una nuova data di invito a visita ambulatoriale.

In caso di impedimento, l'interessato viene convocato una seconda volta, se non si presenta alla visita. Ogni ulteriore assenza sarà considerata rinuncia e farà decadere la domanda, salvo specifiche eccezioni, come giustificazioni mediche. Alla visita l'interessato può farsi assistere da un medico di sua fiducia.

Al momento della visita, il cittadino deve consegnare alla Commissione:
• copia di un valido documento di riconoscimento;
• la documentazione sanitaria in proprio possesso.

La Commissione compila in formato elettronico il verbale di visita e lo invia all'interessato in duplice copia:
• una con tutti i dati sanitari, anche sensibili;
• l'altra con il solo giudizio finale.

In caso di percentuale di invalidità riconosciuta superiore al 74%, il richiedente potrebbe avere diritto ad una prestazione economica, se in possesso anche dei requisiti amministrativi di legge.
La legge prevede:

• prestazioni economiche (pensioni, assegni, indennità);
• alcuni benefici di natura non economica (agevolazioni fiscali, assistenza sanitaria, permessi ex lege 104/1992, collocamento obbligatorio al lavoro)

Il sistema ancora in vigore nel resto d’Italia