Covid, influenza e virus sinciziale, l'Oms lancia un appello alla vaccinazione
Salute e BenessereHans Kluge, direttore regionale dell'Oms, ha ricordato i benefici della prevenzione come l'utilizzo dei vaccini; ha poi espresso preoccupazione riguardo una "amnesia collettiva" sul covid, ora trattato con troppa leggerezza
Con l'arrivo dell'autunno inizia a ripresentarsi, come ogni anno, il rischio di contrarre influenza e altre patologie. La freccia più appuntita al nostro arco rimane sempre la stessa: la prevenzione. Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, in una nota in cui ha evidenziato l'esigenza di difendersi non solo da infezioni come il covid o l'influenza, ma anche da tutte le altre malattie respiratorie. Ancora una volta, il consiglio è sempre uno: vaccinarsi.
Il testo della nota
"Mentre entriamo nel quinto inverno dopo la pandemia Covid siamo molto più preparati e abbiamo strumenti e conoscenze, ma dobbiamo proteggere noi e i nostri cari non solo dal covid ma da tutte le malattie respiratorie circolanti. A cominciare dai virus, inclusi quello dell'influenza e il virus respiratorio sinciziale (Rsv) - ha scritto nella nota -. Sarebbe sbagliato presumere che i virus respiratori causino sempre infezioni lievi, non è vero e devono essere presi sul serio. E per i gruppi della popolazione a rischio come gli anziani o coloro che soffrono di una serie di patologie preesistenti e croniche, possono rappresentare una seria minaccia per la salute. Oggi nella regione Europa dell'Oms - 53 stati membri tra Europa e Asia centrale -, registriamo fino a 72 mila decessi dovuti all'influenza stagionale, che rappresentano circa il 20% del carico globale. La stragrande maggioranza si può prevenire".
E aggiunge: "Le persone maggiormente a rischio di contrarre una forma grave di Covid e di influenza. Per loro la vaccinazione resta essenziale come anche indossare una mascherina negli spazi affollati o chiusi. È dimostrato che la vaccinazione contro l'influenza è uno dei modi più efficaci per prevenire malattie ed esiti gravi".
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Amnesia collettiva sul covid, "preoccupante"
Kluge ha anche espresso i suoi timori sulla leggerenza con cui, in molti, sembrano ormai approcciarsi al covid. "Si è verificata un'amnesia collettiva sul Covid e questo è preoccupante - ha detto -. Le persone, le comunità e i Paesi vogliono comprensibilmente superare il trauma degli anni della pandemia, eppure il Covid è ancora molto presente tra noi, circolando insieme ad altri virus respiratori".