Dengue, salgono a 572 i casi in Italia dall’inizio dell’anno: 72 in una settimana

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Dei casi confermati nel Paese, 422 sono associati a viaggi all’estero e 130 sono invece casi autoctoni. Il focolaio principale è stato registrato nelle Marche, a Fano, con 102 casi confermati di infezione: nell'ultima settimana i casi segnalati sono diminuiti del 93%. La raccomandazione dell'Iss: "Fare il test se si è rientrati da un viaggio in un Paese in cui il virus è endemico o se si viene individuati come contatto stretto di un caso confermato"

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Salgono a 572 in casi di Dengue in Italia dall’inizio dell’anno, 72 solo nella settimana dal 25 settembre al 1° ottobre. Lo rende noto l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità che specifica come la maggior parte dei casi siano associati a viaggi all’estero: 442  contro i 130 casi autoctoni registrati nel nostro Paese. Inoltre, l’età media di coloro che hanno contratto il virus è di 43 anni e si tratta per il 49% di individui di sesso maschile. Nessuno di questi è deceduto. 

Il focolaio di Fano

Il focolaio principale di Dengue in Italia è nella Regione Marche. Fano è il comune più colpito con 102 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, e identificazione di virus di tipo 2. Nella settimana dal 25 settembre al 1 ottobre, rispetto alla precedente (18-24 settembre), si osserva una diminuzione del 93% nel numero di casi segnalati per data di insorgenza dei sintomi. Casi sporadici e focolai più limitati di infezione autoctona sono stati segnalati in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Toscana ma le indagini epidemiologiche in corso non hanno mostrato evidenze di collegamenti con i casi segnalati dalla Regione Marche. 

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Per chi è raccomandato il test

L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di sottoporsi al test per la diagnosi dell'infezione "se si è rientrati da un viaggio in un Paese in cui il virus è endemico e si hanno sintomi compatibili con l'infezione; se si è in un'area in cui c'è stato un caso confermato del virus e si hanno sintomi compatibili con l'infezione", nonché "se si viene individuati come contatto stretto di un caso confermato nel corso delle indagini epidemiologiche, anche in assenza di sintomi". Come riporta l'Iss in un aggiornamento della Faq sulla malattia veicolata dalle zanzare, "l'infezione può essere asintomatica in più del 50% dei casi o caratterizzata da febbre moderata, fino ad arrivare, in circa il 5% dei casi sintomatici, alle forme più gravi". 

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Gli altri virus

Dal 1° gennaio al 10 settembre 2024 risultano: 6 casi confermati di Zika Virus (tutti associati a viaggio all'estero, età mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 12 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all'estero, età mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 42 casi confermati di infezione neuro-invasiva - TBE (40 casi autoctoni e 2 associati a viaggio all'estero, età mediana di 54 anni, 69% di sesso maschile e nessun decesso); 64 casi confermati di Toscana Virus (tutti autoctoni, età mediana di 53 anni, 67% di sesso maschile e nessun decesso).

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