Escherichia Coli: cos'è, quali sono le cause dell'infezione e sintomi da non sottovalutare

Salute e Benessere
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Introduzione

Si tratta di un batterio comune e già presente nell'organismo di uomini e animali a sangue caldo, come uccelli e mammiferi. Spesso è quindi innocuo, ma alcuni ceppi (ne esistono centinaia) sono invece rischiosi. La contaminazione avviene soprattutto attraverso l'ingerimento di cibi crudi o contaminati (verdura, frutta, carne e latte non pasturizzato) oppure di acqua contaminata: la presenza di E. Coli in corsi idrici è indicatore di contaminazione fecale.

 

Tra i sintomi più diffusi ci sono crampi addominali, nausea e diarrea, ma a volte diventano più gravi e si collegano a infezioni urinarie, cistiti, polmoniti, meningiti, peritoniti e setticemie

Quello che devi sapere

Cos’è l’Escherichia Coli

  • L’Escherichia Coli (E. Coli) è la specie di batterio più nota del genere Escherichia. È naturalmente presente nella flora batterica umana e di diversi animali a sangue caldo, come uccelli e mammiferi: è parte integrante dell’organismo di molte specie. La maggioranza dei ceppi di Escherichia Coli (si distinguono almeno 171 sierotipi) è quindi innocua, anche per il corpo umano. Questo non significa però che non ne esistano altri che possono portare a malattie intestinali ed extra-intestinali anche gravi. Proprio la possibile presenza di E. Coli nelle acque della Senna a Parigi, dove nuotano alcune batterie di atleti alle Olimpiadi 2024, è stata motivo di grandi critiche all’organizzazione dei Giochi. Il 5 agosto il Belgio ha ritirato la sua staffetta mista di Triathlon dopo che Claire Michel, 35enne membro del team, si è ammalata dopo aver nuotato nel fiume parigino

Per approfondire:

Escherichia Coli alle Olimpiadi? Atleta ricoverata dopo gara di triathlon nella Senna

Cos’è l’Escherichia Coli

La scoperta del batterio

  • L’Escherichia Coli è un batterio gram-negativo: fa parte cioè di quelli che diventano rossi dopo essere stati sottoposti alla colorazione di Gram, processo chimico che serve a classificarli. Deve il suo nome al batteriologo e pediatra tedesco, poi naturalizzato austriaco Theodor Escherich (1857-1911): fu lui a scoprirne l’esistenza. Ha forma di bastoncello e non produce spore. Come si legge sul sito dell' I.R.C.S.S. Ospedale San Raffaele, colonizza gli organi attaccandosi alle loro pareti attraverso alcune esteroflessioni. Come batterio si moltiplica molto velocemente ed è molto comune. Per questo viene preso a modello per molte ricerche scientifiche

La funzione dell’E.Coli per l’organismo

  • Batterio commensale, sopravvive quindi aggrappandosi ad altri organismi. In questi svolge una funzione nella digestione del cibo e nel contrasto alla colonizzazione intestinale di agenti patogeni, andando anche a produrre la vitamina K

L’infezione da Escherichia Coli tramite cibo e acqua contaminata

  • L’infezione dai ceppi pericolosi di Escherichia Coli può avvenire tramite il contatto con cibo contaminato (ad esempio latte non pastorizzato, frutta, verdura e carne, o comunque alimenti consumati crudi) oppure con acqua contaminata. La presenza del batterio in corsi idrici corrisponde a condizioni di contaminazione fecale. In tutte le acque destinate al consumo umano oppure alla balneazione si deve dunque registrare l’assenza di E. Coli

Altre vie di contaminazione

  • In alcuni casi si riscontra la presenza di E. Coli nelle vie urinarie. Specie nelle donne, questo avviene per la vicinanza tra ano e uretra, spiega sempre il sito dell'I.R.C.S.S. Ospedale San Raffaele. Nei più piccoli può insorgere anche per la loro propensione a mettere spesso in bocca le mani e vari oggetti

I sintomi

  • I sintomi più comuni dell’infezione includono dolori e crampi addominali, vomito, sensazione di nausea generalizzata e diarrea (in alcuni casi anche accompagnata a tracce di sangue). A volte si accompagnano anche alla febbre, soprattutto nelle prime fasi infettive. Gli anziani e i bambini devono stare particolarmente attenti a non entrare in contatto con l’Escherichia Coli, perché sono le categorie più esposte a sviluppare un’insufficienza renale – la sindrome emolitico uremica – che rischia di mettere a repentaglio la loro vita. Si collegano al batterio anche infezioni urinarie, cistiti, polmoniti, meningiti, peritoniti e setticemie. Molto importante è reidratarsi in caso di diarrea

Quanto durano i sintomi

  • Solitamente, da quando si entra in contatto con l’Escherichia Coli all’insorgere dei sintomi passano tra le 12 ore i 2-3 giorni, ma si può arrivare anche a 5 giorni. Nella maggior parte dei casi l’infezione dura una settimana. Essendo spesso legata alla contaminazione fecale, di solito colpisce gli umani in presenza di scarse condizioni di igiene, come quelle che si riscontrano nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo o comunque dove non vengono sempre rispettate le normative sanitarie. È in questi casi che si parla di “diarrea del viaggiatore

Come prevenire l’infezione da Escherichia Coli

  • C’è da dire che non esistono farmaci capaci di proteggere l’uomo dall’infezione di Escherichia Coli. Significa che bisogna affidarsi a buone pratiche igieniche. Tra queste:
  1. Cuocere il cibo è uno dei metodi migliori per evitare l’infezione, perché il batterio mal sopporta il calore. Muore intorno ai 60°C
  2. Evitare in generale tutti i cibi a rischio
  3. Lavare bene frutta e verdura se si intende consumarla cruda
  4. Lavare bene le mani prima di toccare il cibo che si andrà a mangiare
  5. Lavare bene gli strumenti da utilizzare per cucinare, prima e dopo il contatto con gli alimenti
  6. Non mettere insieme diversi alimenti negli stessi contenitori: se uno di questi è contaminato, si rischia che il batterio passi anche agli altri
  7. Fare molta attenzione quando per forza di cose si entra in contatto con le feci umane e animali. Può succedere se bisogna cambiare il pannolino di un bebè o raccogliere gli escrementi del proprio cane
  • Per la cura ci si  può invece affidare a terapie antibiotiche, che in genere riescono a uccidere il batterio facilmente

Per approfondire:

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