"My health, my right": il 7 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute

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"La mia salute, un mio diritto”. Questo il claim scelto dall'Oms, in occasione della ricorrenza, “per difendere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, nonché ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione”

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Anche quest’anno, il 7 aprile, ricorre la Giornata Mondiale della Salute, promossa dall’Oms. Si celebra ogni anno con l’obiettivo di focalizzare l'attenzione su uno specifico argomento in ambito sanitario che riguarda le persone di tutto il mondo. La data scelta segna l’anniversario della fondazione della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1948.

Cosa propone l’iniziativa

In tutto il mondo, si legge sul sito dell’Oms legato alla ricorrenza, “il diritto alla salute di milioni di persone è sempre più minacciato. Le malattie e i disastri incombono come cause di morte e disabilità. I conflitti devastano vite umane, causando morte, dolore, fame e disagio psicologico. L’uso di combustibili fossili sta alimentando la crisi climatica e allo stesso tempo ci sta togliendo il diritto di respirare aria pulita, con l’inquinamento dell’aria interna ed esterna che miete una vita ogni 5 secondi”. In quest’ottica, l’Oms ha rilevato che almeno 140 Paesi riconoscono la salute come diritto umano nella loro costituzione. Eppure, in generale, non tutti stanno “approvando e mettendo in pratica leggi per garantire alle popolazioni il diritto di accedere ai servizi sanitari”, sottolinea l’Organizzazione. E questo dato, tra l’altro, “è alla base del fatto che almeno 4,5 miliardi di persone – più della metà della popolazione mondiale – non risultano completamente coperte dai servizi sanitari essenziali”, come già rilevato nel 2021. Dunque, per affrontare questo tipo di sfide, il tema scelto per la Giornata Mondiale della Salute 2024 è “La mia salute, un mio diritto”, scelto, spiegano gli esperti, “per difendere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, nonché ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione”.

Un assistente virtuale basato sull'IA

In occasione della Giornata Mondiale della Salute l’Oms, tra le altre iniziative, ha lanciato il proprio assistente virtuale pensato per fornire informazioni sulla salute. Il 'personal promoter', denominato S.a.r.a.h., è alimentato dall'Intelligenza Artificiale generativa e risponde in otto lingue (arabo, cinese, francese, russo, inglese, spagnolo, hindi, portoghese). "Il futuro della salute è digitale e sostenere i Paesi a sfruttare il potere delle tecnologie digitali per la salute è una priorità per l'Oms", ha spiegato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’assistente virtuale, in particolare, è addestrata per fornire informazioni sui principali argomenti di salute, dall'alimentazione, al fumo, al benessere mentale alla prevenzione oncologica. "S.a.r.a.h. ci dà un assaggio di come l'Intelligenza Artificiale potrebbe essere utilizzata in futuro per migliorare l'accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo", ha aggiunto Tedros, secondo cui "questa tecnologia potrebbe ridurre le disuguaglianze e aiutare le persone ad accedere a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili".

Un focus sull’Italia

Considerando il nostro Paese è stato segnalato un dato nello specifico. Solamente il 7% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 69 anni inserisce nella propria dieta quotidiana 5 porzioni di frutta e verdura, ovvero la quantità consigliata dall'Oms, mentre il 52% ne assume solo 1-2 porzioni, il 38% circa 3-4 porzioni e il 3% non ne consuma affatto. La conferma è arrivata dal Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, in occasione della "Giornata Mondiale della Salute". Il consumo, è stato spiegato, è quasi sempre inferiore nelle regioni del Centro-sud rispetto a quelle del Nord, a eccezione della Sardegna, dove si registra una percentuale fra le più alte della Penisola (14%). Le regioni sopra la media nazionale sono Liguria, Piemonte, Veneto, la provincia di Trento e la Basilicata che, con il 10% della popolazione che consuma tutte le porzioni raccomandate, si stacca dalle quote delle regioni limitrofe. Tra le aree con la "maglia nera": Calabria e Campania, ma anche Puglia e Molise.

Visiti e screening: le proposte per la Giornata

Per celebrare la Giornata Mondiale della Salute, sono state previste diverse iniziative che prevedono incontri ma anche visite e screening in diversi casi anche gratuiti, da Nord a Sud del nostro Paese. Ad esempio, gli Enti del Sistema Sanitario Regionale della Lombardia, da domenica 7 aprile fino a sabato 13 aprile, organizzano su tutto il territorio regionale iniziative dedicate alla salute in tutti i suoi aspetti, dalla prevenzione, alle vaccinazioni, passando per la promozione della salute o dell’ambiente. Ma basta cercare sui siti web delle varie Ats per venire a conoscenza di quali strutture siano interessate e di quale proposte abbiano in programma per i cittadini. A livello europeo “La Salute non è in vendita”, la “Rete contro la Commercializzazione della Salute”, a cui aderiscono anche varie realtà italiane, l’European Public Service Union, che raccoglie varie sigle sindacali e la sezione europea del People’s Health Movement,  hanno organizzato per il 7 aprile una manifestazione a Bruxelles e per l’8 mattina un incontro pubblico nel Parlamento Europeo.

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