Malattia X, Ilaria Capua: "Ci sarà un'altra pandemia più pesante del Covid"

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Secondo l'Oms, un evento su scala globale è inevitabile, si tratta infatti di eventi ciclici, qualcosa che prima o poi potrà arrivare. Solo gli studi possono facilitare la prevenzione. L'origine? Per la virologia della John Hopkins University di Bologna, la pandemia potrebbe partire dai luoghi dove ci sono meno norme igieniche

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In futuro ci sarà una nuova pandemia ancora più pesante del Covid. L'allarme per la cosiddetta malattia X arriva dall'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di qualcosa che prima o poi potrà arrivare. Il suo studio potrebbe facilitare la prevenzione in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per arginarne la pericolosità. In un'intervista a Il Resto del Carlino,  la virologia Ilaria Capua, ora alla John Hopkins University di Bologna dopo aver diretto per sette anni il One Health Center in Florida, lancia l'allarme: "Mi dispiace dirlo, ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni".

L'esperienza di Covid-19

La virologa sottolinea la necessità di una risposta ragionata, consapevole e studiata anche in base al territorio, ricordando che c'è molto da tenere presente dopo l'esperienza di Covid-19. Infatti i comportamenti positivi a cui ci siamo abituati durante la pandemia non devono essere dimenticati. "Abbiamo capito moltissimo su come circolano le malattie infettive. Certo, vedo anche che c'è una sorta di amnesia collettiva. Le persone, essendo stato così brutto quel periodo, non vogliono più pensarci. Però questo non va bene. Il virus del Covid è ancora qui con no". È necessario riflettere su come approcciarsi in modo più consapevole e circolare alla salute.

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Una pandemia inevitabile

Secondo l'Oms, un'altra pandemia è inevitabile. Le pandemie sono infatti cicliche. Anche Capua ne spiega il significato: "Facciamo parte di un sistema, non siamo isole, siamo collegati con le componenti che ci nutrono, come gli animali, le piante e la nostra salute dipende da aria, acqua, terra e fuoco", dice.

epa11228662 Patients infected and suspected of suffering from dengue are treated in a tent installed exclusively for the treatment of the disease, on 15 March 2024, in a basic health unit in the eastern area of Sao Paulo, Brazil (issued 18 March 2024). Brazil broke the historical record of dengue cases on 18 March, with more than 1.88 million infections in just over two and a half months compared to 1.68 in all of 2015, the year that had the maximum number of records until date. The country already exceeds the total reported in the previous record year by 200,000 cases, according to data released by the Ministry of Health, which represents a new milestone for a disease on the rise due to climate change.  EPA/ISAAC FONANA

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Le origini della nuova malattia X

Da dove potrebbe avere originare la nuova pandemia? "Nei posti dove ci sono meno norme igieniche è molto più semplice. Abbiamo avuto diversi virus pandemici emersi dall'Asia: l'influenza asiatica, l'influenza Hong Kong. L'Hiv arrivava dalle scimmie. I mercati di animali vivi dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali".

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Cosa deve fare il sistema politico e sanitario

La virologa conclude affermando che il sistema politico e sanitario deve preoccuparsi di non erodere un sistema che è già in sofferenza. "Non bisogna dimenticare mai il grande sacrificio dei professionisti a quel tempo erano in ospedale e non avevano nemmeno a disposizione le mascherine, in lotta contro qualcosa che nessuno ancora riusciva a identificare".

Roma,Al via, per la prima volta al mondo,presso il Drive In del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico,il primo progetto di ricerca per la rivelazione  del Covid 19, grazie a dei cani addestrati e messi alla prova con dei test molecolari prelevati su un campione di mille pazienti

 Pictured : Unita' Laboratorio analisi del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Covid 19

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