Disturbo affettivo stagionale, cos'è e come influenza l'umore e la sessualità

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Il nostro comportamento e le nostre decisioni possono variare con il mutare delle stagioni. Il trucco è imparare a sfruttare al meglio questa variazione naturale

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L’inverno è lungo, gennaio può sembrare il ​​mese più buio. Non sono solo le nostre emozioni ad essere colpite. Un recente articolo scientifico, pubblicato sulla rivista Perspectives on Psychological Science, esplora i molti modi in cui le stagioni possono influenzare il nostro cervello, dai nostri desideri sessuali alla nostra attività sociale.

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L'esistenza della depressione invernale nota come "disturbo affettivo stagionale" (Sad) è ormai conosciuta. I sintomi vanno dalla tristezza o ansia persistenti che durano per almeno due settimane ad  un senso di disperazione e inutilità con diminuzione dell'energia, voglia di mangiare tanto e dormire troppo.

 

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Winter blues

Questa malinconia generale è conosciuta informalmente come "winter blues" e la ricerca suggerisce che è ampiamente condivisa. All’inizio degli anni 2010, come riporta la Bbc, i ricercatori della Cornell University di Ithaca, New York, hanno analizzato il contenuto di 509 milioni di tweet provenienti da 84 paesi. Hanno trovato una correlazione tra il cambiamento delle ore diurne e il contenuto emotivo dei post: con l’accorciarsi delle giornate, gli utenti tendevano a utilizzare meno parole positive.

Il ruolo delle stagioni

È stato provato che le funzioni cognitive del cervello umano sono profondamente influenzate dall’alternarsi delle stagioni, e questo ha generato l’ipotesi che per l’umore valesse lo stesso meccanismo. Inoltre, il variare della lunghezza delle giornate durante l’anno influenza anche la funzione neuroendocrina . Inoltre, è stata dimostrata una variabilità anche per quanto riguarda aspetti del funzionamento umano prettamente psicologici, quali umore ed energia, aggressività, performance, sonno, appetito, funzione metabolica, termoregolazione e risposta ormonale agli stimoli .

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