Psicosi transitoria acuta, cos'è la malattia di cui soffre il figlio di Corona e Moric
Salute e BenessereSi tratta di una condizione che si riscontra maggiormente nei giovani, in particolare tra i 18 e i 24 anni. Può manifestarsi in diverse forme. Oltre al delirio, il soggetto può presentare disturbi del sonno, allucinazioni e sbalzi d'umore.
Il disturbo psicotico breve, o disturbo psicotico acuto, è caratterizzato da uno stato psicopatologico di delirio che compare in maniera brusca e improvvisa e tende a svanire. Si tratta di una condizione che si riscontra maggiormente nei giovani, in particolare tra i 18 e i 24 anni. Fascia d'età, tra l'altro, che corrisponde anche a quella di Carlos Maria Corona, figlio 21enne di Fabrizio Corona e Nina Moric che, secondo la modella croata, soffrirebbe di questa malattia. "Mi vergogno di fare questo appello. Carlos - aveva reso noto la showgirl con un post su Instagram - soffre di psicosi transitoria acuta. Deve essere curato! Non ha il telefono e nessuno mi risponde dalla parte paterna. Se non prende i farmaci associati all’analisi comportamentale cognitiva sarà la sua fine!", aveva scritto la madre un anno fa.
Sintomi e cause
Il disturbo psicotico breve o acuto può manifestarsi in diverse forme. Oltre al delirio, il soggetto può presentare disturbi del sonno, allucinazioni e sbalzi d'umore. Spesso questo disturbo compare nel quadro di uno stato depressivo non diagnosticato. Ma rivestono particolare importanza anche fattori esterni quali cambiamenti repentini che costringono ad abbandonare la propria zona di comfort (ad esempio trasferimenti in un'altra città o Paese), situazioni di stress determinate da una forte alterazione dei ritmi di sonno e veglia (ad esempio turni di lavoro o di studio al di là delle possibilità del soggetto) e in generale situazioni di forte tensione e disagio.
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Terapia
Generalmente il trattamento della psicosi, soprattutto nella fase acuta, è di tipo farmacologico, a cui va associato un percorso psicoterapeutico. Quest'ultimo ha come obiettivo da un lato l'insegnamento al paziente di abilità specifiche per far fronte ai sintomi; dall'altro di sostenere ed educare i familiari del paziente.
