In Veneto arriva l'infermiere di famiglia. L'assessore Lanzarin: "Siamo i primi in Italia"
Salute e BenessereL'assessore alla sanità della Regione Veneto anticipa alcuni dei contenuti dell'atto con il quale la Giunta regionale formalizzerà la novità. L'impiego sarà utile per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità e si rivolgerà a persone che non possono fruire dell'assistenza domiciliare integrata o alla gestione in strutture intermedie-residenziali, o setting specialistici o per acuti
"Martedì prossimo, quando in Giunta approveremo la delibera, il Veneto diventerà la prima Regione d'Italia a dotarsi di una nuova figura professionale infermieristica di grande rilievo e innovazione: l'infermiere di famiglia o comunità (Ifoc)". Lo afferma l'assessore alla sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, anticipando alcuni dei contenuti dell'atto con il quale la Giunta regionale formalizzerà la novità. L'impiego sarà utile per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità e si rivolgerà a persone che non possono fruire dell'assistenza domiciliare integrata o alla gestione in strutture intermedie-residenziali, o setting specialistici o per acuti.
La formazione partirà con 100 infermieri
"Una piccola rivoluzione - rileva l'assessore - con cui vogliamo portare l'assistenza infermieristica vicino al cittadino e rafforzare le professionalità del settore infermieristico". Il modello professionale identificato, aggiunge Lanzarin, "prevede un infermiere di famiglia o comunità con formazione accademica specifica, circa ogni 15 infermieri orientati all'infermieristica di famiglia o di comunità, formati con un corso specifico regionale". L'attività degli infermieri di famiglia si rivolgerà alla presa in carico delle cronicità, a pazienti che non aderiscono ai trattamenti, che sono incapaci di autocurarsi, fragili, con età pari o superiore a 65 anni. "Abbiamo anche puntato molto sulla formazione professionale - fa notare Lanzarin - con corsi regionali estremamente approfonditi". La formazione inizierà con circa cento infermieri con incarico di funzione organizzativa e dirigenti delle professioni sanitarie, con altri 115 infermieri referenti per la formazione sul campo, con 1.800 infermieri del territorio.
La nota
L'insieme delle competenze avanzate che connoteranno gli Ifoc - rimarca la Regione - comporta la possibilità che queste figure professionali non solo le esercitino verso il target di assistiti, ma possano anche avere una funzione di referente esperto/team leader per gruppi di infermieri, indirizzando e favorendo l'approccio alla salute e la presa in cura dei casi complessi". "Notevole - prosegue la nota - la possibilità di valorizzazione delle competenze dell'Ifoc nell'ambito degli incarichi a funzione previsti nel Contratto nazionale collettivo di lavoro, perché gli incarichi di funzione professionale sono caratterizzati da attività con rilevanti contenuti professionali e specialistici, anche di tipo clinico-assistenziali, diagnostici, riabilitativi, di prevenzione, con funzioni id processo e responsabilità di risultato".