Milano, donna paralizzata da incidente torna a camminare dopo 5 anni. VIDEO

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In un video la 32enne si alza dalla sedia e cammina in maniera abbastanza rapida e sicura con l'aiuto di un deambulatore. Con le sue gambe collegate a degli elettrodi, in meno di una ventina di secondi attraversa la stanza 

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Come è successo a Losanna, in Svizzera a un uomo (grazie a un ponte digitale cervello-midollo), anche a Milano ieri una donna, rimasta paralizzata dopo un incidente, è tornata a camminare. In un video la 32enne si alza dalla sedia e cammina in maniera abbastanza rapida e sicura con l'aiuto di un deambulatore. Con le sue gambe collegate a degli elettrodi, in meno di una ventina di secondi attraversa la stanza e il video si interrompe qui. La donna è paralizzata da cinque anni (LO SCRITTORE CHE SFIDA LA PARALISI).

La vicenda

Ieri grazie a un neurostimolatore, che le è stato impiantato all'ospedale San Raffaele di Milano, è tornata appunto a camminare, recuperando le funzioni motorie. Si tratta, spiegano dall'Irccs, del "primo intervento in Italia" di questo tipo. Un intervento che porta la firma del team di neurochirurghi guidato da Pietro Mortini, primario di neurochirurgia e professore ordinario all'università Vita-Salute San Raffaele. Come si può vedere dal video, la donna ora è in grado di mantenere la stazione eretta e di camminare con l'ausilio del deambulatore. Il risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con il gruppo di ingegneri dell'Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, diretto da Silvestro Micera, esperto di fama internazionale in questo campo. La paziente sta ancora eseguendo "con ottimi risultati", dicono dall'ospedale, un complesso percorso riabilitativo definito da Sandro Iannaccone, primario dell'Unità di riabilitazione Disturbi neurologici cognitivi motori. Il neurostimolatore midollare impiantato sulla 32enne si compone di due parti: un supporto biocompatibile per 32 elettrodi che viene inserito nello spazio epidurale della colonna vertebrale, e un generatore di impulsi - una sorta di pacemaker - simile a quelli utilizzati nei pazienti con aritmie cardiache, inserito sotto la pelle a livello dell'anca. Gli impulsi vengono erogati al midollo spinale da dove poi transitano ai nervi e ai muscoli. L'impianto del dispositivo è avvenuto in circa 3 ore, attraverso un delicato intervento neurochirurgico mininvasivo.

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