Allergie alimentari: cosa sono, come riconoscerle e come trattarle

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L'allergia è una condizione in cui il sistema immunitario di un soggetto reagisce in maniera anomala producendo anticorpi (immunoglobuline E, note anche come IgE) nei confronti di alcune sostanze considerate dannose. Recente la vicenda della 20enne deceduta a Roma dopo giorni di coma

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L'allergia indica una condizione in cui il sistema immunitario di un soggetto reagisce in maniera anomala producendo anticorpi (immunoglobuline E, note anche come IgE) nei confronti di alcune sostanze considerate dannose, che per la maggior parte delle persone risultano del tutto innocue. Le reazioni nella maggior parte delle occasioni sono tenute sotto controllo (con la prevenzione, gli antistaminici o farmaci più pesanti) ma a volte possono essere molto gravi. L’ultimo caso riguarda una 20enne morta all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo dieci giorni di coma, a causa di uno shock anafilattico: aveva mangiato un tiramisù vegano e si sospetta che l’alimento contenesse tracce di latte, a cui la ragazza era allergica. 

Allergia alimentare: cos’è

 L'allergia alimentare, nello specifico, è una reazione del sistema immunitario a un determinato cibo, percepito dall'organismo come nocivo. Anche una piccola quantità dell'alimento allergizzante rischia di scatenare la reazione, che si può manifestare con problemi digestivi, orticaria, gonfiori. La gravità delle allergie varia da persona a persona e può andare da una lieve irritazione fino alla reazione allergica grave e potenzialmente pericolosa per la vita, cioè l'anafilassi. Tra le allergie alimentari più diffuse ci sono quelle ai crostacei, alla frutta a guscio, al pesce, alle uova, al latte.

I sintomi

I sintomi delle allergie alimentari possono essere molto diversi. Fra questi ci sono: formicolio o prurito alla bocca, orticaria, prurito o eczema gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo, difficoltà respiratorie, dolori addominali, diarrea, nausea o vomito, vertigini senso di stordimento

Trattamento

Per le allergie non esistono trattamenti definitivi. La prevenzione rimane la prima arma, ricorda l’Humanitas, anche se non sempre è possibile. Possono comunque essere utilizzati alcuni farmaci per ridurre i sintomi, come gli antistaminici se le manifestazioni allergiche sono di lieve entità. In caso di reazioni allergiche gravi potrebbe invece essere necessario far ricorso a un'iniezione di adrenalina. Ad ogni modo, il modo migliore per prevenire è leggere con attenzione le etichette degli alimenti, soprattutto se si è già stati vittima di una reazione allergica grave. Oppure, nel caso in cui non si sia in grado di comunicare, indossare un segno di riconoscimento (braccialetto o medaglietta) che permetta ad altri di sapere di cosa si soffre. 

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