Tumori pancreas, da Torino brevetto vaccino: 950mila euro dal Pnrr per sperimentazione

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©IPA/Fotogramma

L'ospedale Molinette di Torino guida il progetto finalizzato a validare Eno3pep come vaccino di seconda generazione, virtualmente somministrabile a tutti i pazienti con tumore pancreatico

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950mila euro per sviluppare un vaccino 2.0 a Dna contro il tumore al pancreas, uno dei più aggressivi e pericolosi. È il finanziamento proveniente dai fondi del Pnrr che si è aggiudicato l'ospedale Molinette di Torino, che guida il progetto coordinato da Francesco Novelli, professore ordinario di immunologia e direttore del dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute dell'Università, con la Fondazione ricerca Molinette onlus e l'Unità del Policlinico Giaccone di Palermo, guidato da Serena Meraviglia.

Obiettivo: validare il nuovo vaccino

L'obiettivo del progetto, come spiegato in una nota dell'ospedale Molinette di Torino, è validare Eno3pep come vaccino di seconda generazione, virtualmente somministrabile a tutti i pazienti con tumore pancreatico. Il brevetto, già depositato, si intitola "un vaccino a DNA di seconda generazione codificante per le sequenze immunodominanti di alfa-enolasi per la cura del tumore del pancreas". Grazie al finanziamento, il Consorzio di Ricerca potrà completare gli studi preclinici, di tossicità e bio-distribuzione e la raccolta di tutte le informazioni necessarie per ottenere l'autorizzazione da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) della sperimentazione clinica del vaccino. Inoltre, potrà ottenere l'autorizzazione ministeriale per lo studio clinico del vaccino, rendendolo così "sicuramente più appetibile per molti investitori dell'industria farmaceutica e biotech".    

I risultati ottenuti dai ricercatori

Da anni, come spiegato nella nota, il laboratorio del professor Novelli studia la relazione tra il sistema immunitario ed il tumore pancreatico. Ricerche che hanno portato all'identificazione di una proteina iper-espressa nel tumore del pancreas: l'alfa-enolasi, capace di scatenare nei pazienti con tumore pancreatico sia una risposta anticorpale sia l'attivazione di linfociti T anti-tumore. "Questa proprietà immunostimolante ha suggerito lo sviluppo di un vaccino a Dna, codificante l'intera sequenza di alfa-enolasi che si è rivelato efficace, ed in maggior misura in combinazione con la chemioterapia, nel ritardare la progressione del tumore pancreatico in modelli animali, senza tuttavia eradicarlo del tutto", hanno spiegato i ricercatori. Per aumentare l'efficacia terapeutica del vaccino, il gruppo di ricerca ha sviluppato un vaccino a Dna di seconda generazione, selezionando solo alcune sequenze dell'intera alfa-enolasi in grado di stimolare una più forte e sostenuta risposta anti-tumore. Testato su modelli animali, il vaccino Eno3pep si è rivelato "più efficace e potente rispetto a quello di prima generazione nel bloccare la progressione del tumore e nello scatenare una risposta immunitaria anti-tumore", ha concluso la nota.

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