La ricorrenza, istituita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) nel 2020, è finalizzata a contrastare future possibili nuove pandemie. Ecco gli obiettivi proposti dall'Onu
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
Il 27 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della preparazione alle pandemie. La ricorrenza, istituita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) attraverso una risoluzione nel dicembre del 2020, è finalizzata a contrastare future possibili nuove pandemie. Diversi sono gli obiettivi proposti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu): rafforzare i sistemi sanitari, migliorando in particolare la capacità di raggiungere i soggetti vulnerabili; aumentare la sensibilizzazione e lo scambio delle informazioni e sviluppare un approccio multidisciplinare "One Health", che integri attenzione per l'uomo, ma anche per la salute degli animali e delle piante.
Onu: "Urgente bisogno di sistemi sanitari solidi"
"C'è un urgente bisogno di avere sistemi sanitari resilienti e solidi, che raggiungano coloro che sono vulnerabili o in situazioni vulnerabili perché in caso di nuove epidemie potrebbero verificarsi situazioni ancor più gravi di quanto sperimentato con Covid-19", ha sottolineato l'Onu nella pagina dedicata alla giornata. "È importante rafforzare la prevenzione delle epidemie applicando le lezioni apprese sulla gestione delle epidemie e su come prevenire l'interruzione dei servizi di base, e aumentare il livello di preparazione al fine di avere la risposta più tempestiva e adeguata a qualsiasi epidemia che possa insorgere", ha aggiunto. Per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale migliorare la sensibilizzazione su questi temi e migliorare lo scambio di informazioni scientifiche e di buone pratiche. Importante è anche l'adozione di un "approccio integrato One Health che promuova l'integrazione della salute umana, della salute degli animali e della salute delle piante, nonché dell'ambiente", conclude l'Onu nella nota.