Covid, Iss: scende ancora l’Rt, cala incidenza

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A indicarlo sono i dati contenuti nell'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute sull'andamento della pandemia di Covid-19 in Italia

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In base ai dati emersi dal consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute, nell'ultima settimana, in Italia, risultano ancora in lieve calo sia l'indice di trasmissibilità Rt, che l’incidenza dei casi Covid. In particolare, nel periodo 30 novembre-13 dicembre, considerando l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici, il valore è stato pari a 0.91 (range 0,83-0,97), ancora in calo rispetto lo 0,98 della settimana precedente, e stabile sotto soglia epidemica. Diversamente, l’incidenza settimanale a livello nazionale risulta, invece, pari a 233 ogni 100mila abitanti nel periodo 16-22 dicembre, rispetto al valore di 296 della scorsa settimana.

I dati dagli ospedali

 

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, sempre a livello nazionale, dal report è emerso che il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è nuovamente in lieve calo non solo in terapia intensiva, ma anche nei reparti ordinari. Nello specifico, secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute del 22 dicembre, il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid è sceso al 3,1% rispetto al 3,2% di una settimana fa. Mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale risulta sceso al 13,7%, contro il 14,8% registrato precedentemente. 

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La situazione nelle Regioni

 

Per quanto riguarda le Regioni, secondo i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia dell'Istituto Superiore di Sanità, una Regione è classificata a rischio alto per molteplici allerte di resilienza, mentre quattro sono a rischio moderato. Sedici, invece, sono classificate a rischio basso. Mentre due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza, nove ne riportano almeno una. 

La situazione fuori dall'Italia

 

A Pechino è emergenza Covid: negli ospedali mancano medici e infermieri. Una carenza tale da richiedere l’arrivo di personale specializzato da altre città, tra cui Changsha, capoluogo della provincia di Hunan, secondo quanto comunicato dal portale di notizie 'The Economic Observer'. La notizia è stata poi rimossa a causa della censura. Secondo i media locali, medici e operatori sanitari dalle province di Hunan (centrale), Jiangsu (orientale) e Shandong (orientale) si sono già recati o saranno inviati nella capitale, piegata dall’aumento dei contagi. Altre fonti, non confermate dalle autorità, affermano che personale proveniente dalle province di Shandong, Jiangsu e Fujian sono già andati a Pechino o "lo faranno presto".

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