Influenza, medici di famiglia: "Raggiunto in anticipo il picco"

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“L’influenza stagionale, denominata "australiana", è il secondo virus più diffuso nel mese di dicembre 2022 dopo il Sars-CoV-2". Lo ha riferito Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie

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"L'influenza stagionale, denominata "australiana", è il secondo virus più diffuso nel mese di dicembre 2022 dopo il Sars-CoV-2. I virus influenzali più diffusi sono quelli del tipo A. Alla 50ma settimana è stato verosimilmente raggiunto il picco stagionale, con numeri più elevati rispetto alle ultime 14 epidemie influenzali stagionali e con un anticipo di qualche settimana rispetto agli altri anni". Lo ha riferito Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, in una nota in cui la Simg fa il punto sulla situazione  attuale relativa alle patologie virali stagionali di questo inverno.

Non solo influenza e Covid

Dall'analisi delle "serie storiche degli ultimi 14 anni, si nota infatti che il picco veniva in genere raggiunto alla 52esima settimana dell'anno di inizio (fine dicembre) o, più spesso, tra la quinta e la settima settimana dell'anno successivo (tra fine gennaio e inizio febbraio)", ha sottolineato Cricelli. Il presidente Simg ha poi ricordato che "non ci sono solo influenza e Covid-19: numerosi altri virus stanno circolando e provocano sintomi simili a quelli influenzali, anche se spesso con caratteristiche diverse".

I virus in circolazione

In particolare, i dati Iss rilevano 157 ceppi virali (12%) riconducibili al virus Respiratorio Sinciziale V; 42 (3,2%) Rhinovirus; 12 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2; 12 virus Parainfluenzali; 7 Adenovirus; 2 Bocavirus; 1 Metapneumovirus. Tutti questi virus, ha spiegato Cricelli,  "vengono spesso scambiati per influenza e danno la falsa impressione nei soggetti vaccinati di una mancata protezione. Può accadere inoltre di essere colpiti in momenti successivi da più virus: non si tratta in questo caso di un ritorno dell'influenza, ma per l'appunto di malattie differenti".

L'importanza della vaccinazione

Nella nota, Alessandro Rossi, Responsabile Patologie Acute Simg, ha inoltre ribadito l'importanza della vaccinazione.
"Nonostante siamo al picco influenzale, è ancora opportuno, seppur tardivamente, vaccinarsi, oltre che mantenere le buone norme volte a limitare i contagi", ha sottolineato Rossi, per poi invitare la popolazione a seguire le indicazioni Simg indicate in un decalogo dedicato e a effettuare i vaccini contro Covid-19 e influenza e i relativi richiami. La Simg raccomanda, inoltre, "di utilizzare la mascherina in luoghi chiusi ed affollati, permettere un ricambio d'aria durante riunioni e pasti, evitare contatti in caso di malattia respiratoria acuta, eseguire un test per COVID in caso di sintomi sospetti, disinfettarsi le mani frequentemente, prediligere spazi aperti per eventuali incontri, limitare i contatti fisici, moltiplicare le accortezze a fronte di persone anziane o fragili".

Operatori sanitari, che indossano tute protettive mediche e mascherine, al lavoro nella  terapia intensiva dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, 12 novembre 2020. Ansa/Max Cavallari

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