Tumore prostata metastatico, via libera in Ue a nuovo radiofarmaco

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Dalla Commissione europea è arrivato il via libera a un nuovo radiofarmaco utilizzato per il trattamento di adulti affetti da carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione. Si tratta di Lutezio vipivotide tetraxetan

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Nuovi passi in avanti nella lotta contro i tumori. Dalla Commissione europea è arrivato il via libera a un nuovo radiofarmaco utilizzato per il trattamento di adulti affetti da carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione. Si tratta di Lutezio vipivotide tetraxetan, la prima terapia di precisione con radioligandi che utilizza radiazioni a scopo terapeutico, ovvero che colpiscono le singole cellule tumorali. Lo ha annunciato Novartis in una nota.

I risultati dello studio clinico

L'approvazione della Commissione europea fa seguito al parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema). Il via libera si basa sui risultati dello studio registrativo di fase III Vision, dal quale è emerso un significativo miglioramento della sopravvivenza globale e della sopravvivenza libera da progressione radiografica nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione pretrattati, positivi all'antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), trattati con la nuova terapia, somministrata in associazione alla terapia di deprivazione androgenica.

Prima terapia di precisione con radioligando

Lutezio vipivotide tetraxetan diventa così la prima terapia di precisione con radioligando disponibile sul mercato per le persone con carcinoma prostatico avanzato. "Il trattamento con radioligandi apre nuove prospettive in termini di cura per un tumore, quello alla prostata, tra i più diffusi in tutto il mondo. Si tratta di un meccanismo d'azione completamente nuovo, che combina un radioisotopo ad una molecola in grado di riconoscere e legarsi ad un recettore espresso sulle cellule tumorali e in grado di superare resistenze sia innate che indotte dai trattamenti precedentemente effettuati", ha sottolineato Sergio Bracarda, presidente della Società italiana di Uro-oncologia (Siuro).
L'approvazione, "rappresenta un traguardo significativo per pazienti che fino ad oggi avevano un numero limitato di trattamenti in questo stadio di malattia. Siamo orgogliosi di contribuire a reimmaginare le prospettive di cura dei pazienti con cancro alla prostata e ci auguriamo di poterla rendere presto disponibile ai pazienti italiani", ha concluso Valentino Confalone, presidente di Novartis Italia. Attualmente sono in corso ulteriori studi della terapia per il trattamento nelle prime fasi del carcinoma prostatico metastatico.

La tecnologia, e con essa il futuro, entrano sempre di più in sala operatoria. E' stato presentato alla Clinica Santa Caterina da Siena di Torino il nuovo sistema "Da Vinci", fiore all'occhiello della chirurgia robotica, 26 maggio 2015.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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