Moderna, vaccino anti-cancro: da test risultati positivi

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Stephan Bancel, amministratore delegato della società, ha annunciato che "i risultati di oggi sono molto incoraggianti nel campo della trattamento del cancro"

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Novità importanti in casa Moderna. L’azienda statunitense, che opera nel campo delle biotecnologie ed è particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e dello sviluppo di farmaci basati sull’Rna messaggero, ha annunciato che amplierà l'uso della tecnologia Rna al di là della prevenzione del Covid. Secondo quanto dichiarato, un vaccino sperimentale per il cancro che usa l'mRNA, unito al farmaco Keytruda di Merck, ha mostrato dei buoni risultati nei test finora condotti, riducendo il rischio di morte causato dal tumore del 44%. Stephan Bancel, amministratore delegato della società, ha annunciato che "i risultati di oggi sono molto incoraggianti nel campo della trattamento del cancro".

Progressi nella lotta contro la leucemia

 

Nel pomeriggio di martedì 13 dicembre, alcune novità sono arrivate anche da New Orleans. Più precisamente dal Congresso della Società americana di ematologia (Ash), dove sono stati presentati nuovi farmaci e trattamenti per combattere la leucemia nei pazienti pediatrici. "Nel campo pediatrico ci sono continui progressi, e due studi che presentiamo al Congresso rappresentano dei punti di svolta per la pratica corrente del trapianto di midollo in età pediatrica contro la leucemia in particolare", ha spiegato Franco Locatelli, direttore Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, presente all’evento. Per l’esperto, un primo studio su 413 pazienti pediatrici "dimostra che effettuando la radioterapia prima dell'intervento di trapianto di midollo nei bambini con leucemia linfoblastica acuta, la possibilità di sopravvivenza libera da malattia, e quindi di guarigione, a tre anni, è dell'81% rispetto al 59% effettuando la sola chemioterapia. Il rischio di recidiva è del 12% nel primo caso, e del 27% nel secondo". La ricerca, dunque, ha dimostrato la superiorità della radioterapia rispetto alla sola chemioterapia.

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Il secondo studio

 

In un secondo studio d’interesse, che ha coinvolto 45 pazienti tra i 2 e i 18 anni d’età, dei passi avanti sono stati fatti anche sul fronte dei medicinali disponibili per i pazienti più piccoli. In particolare, contro l'aggressione delle cellule del donatore sull'organismo del ricevente, una delle maggiori complicanze del trapianto di midollo nei casi di leucemia e di altre malattie ematologiche, un nuovo farmaco potrà presto essere utilizzato nei bambini. "I risultati ottenuti sono stati molto buoni, perché globalmente i pazienti che rispondono dopo 4 settimane di trattamento si avvicinano all’85%", ha affermato Locatelli, sottolineando come il dato sia in linea con quanto già identificato nella popolazione adulta. "Avere identificato questo farmaco aumenta significativamente il profilo di sicurezza del trapianto di midollo in caso di leucemia, ma anche di malattie non maligne come le immunodeficienze", ha concluso l’esperto.

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