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Covid, Rapporto Istat: in Rsa +43% di decessi tra anziani nel 2020

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Secondo l’ultimo Rapporto Istat sul settore, il Covid ha determinato "un considerevole incremento dei decessi" all'interno di queste strutture nel 2020

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Secondo l’ultimo Rapporto Istat sul settore delle residenze socio-assistenziali e sociosanitarie, aggiornato al 31 dicembre 2020, il Covid ha determinato "un considerevole incremento dei decessi" all'interno di queste strutture nel 2020. Secondo i dati, i decessi sarebbero stati oltre 32mila in più rispetto all'anno precedente, aumentando del 43%. Le strutture residenziali attive nel nostro Paese, a fine dicembre, erano 12.630: un’offerta pari a circa 412mila posti letto, equivalente a sette posti letto ogni 1.000 persone residenti.

I dati nello specifico

 

I dati evidenziano tuttavia uno squilibrio nella distribuzione delle strutture. L’offerta maggiore, infatti, è al Nord-est, con 9,9 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre al Sud questa supera di poco i tre posti, con appena il 10% dei posti letto complessivi. Stando al Rapporto Istat, a fine 2020 erano 342.361 gli ospiti delle strutture residenziali, pari al 10% in meno rispetto all’anno precedente. Entrando nello specifico dei dati, il 5% degli ospiti è composto da minori, il 20% ha un'età tra i 18 e 64 anni, e il restante 75% è composto da ultrasessantacinquenni. Con circa 21 ricoverati per 1.000 residenti, dal 2015 risulta piuttosto stabile il tasso di ricovero degli ospiti anziani. Mentre è in calo la presenza dei minori stranieri sul totale degli ospiti di pari età, scesa nel 2020 al 39%, contro il 46% registrato nel 2015.

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Ultime osservazioni

 

"Nell'ultimo anno osservato, la presenza degli ultra-sessantaquattrenni ha subito una sensibile riduzione, con un decremento del 13% (circa 38mila anziani in meno), a fronte di una variazione percentuale che nei cinque anni osservati non aveva mai superato la soglia del 2%", evidenzia il Rapporto. All’interno delle strutture lavorano 343.497 unità di personale, che rappresentano più del 63,8% della forza lavoro. Oltre 118mila sono assistenti socio-sanitari (34,4% del totale del personale retribuito). A questi, tuttavia, vanno aggiunti oltre 35mila volontari. Le altre figure che troviamo sono gli addetti assistenza alla persona e professioni sanitarie infermieristiche.