Antibiotici, Aifa: "Usarli meno e meglio, con più consapevolezza"

Salute e Benessere
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È l'appello lanciato dall'Agenzia italiana del farmaco nel corso della conferenza stampa di presentazione della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica

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"Usare meno gli antibiotici e meglio, con più consapevolezza. Il loro impiego è troppo diffuso nella popolazione". È l'appello lanciato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel corso della conferenza stampa di presentazione della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nella quale è incardinata anche la Giornata europea degli antibiotici, celebrata ogni anno il 18 novembre.

Uso più consapevole per contrastare fenomeno antibiotico-resistenza

Durante l'appuntamento, a cui hanno preso parte il Direttore generale Nicola Magrini e la professoressa Evelina Tacconelli dell'Università di Verona, sono state presentate le principali azioni promosse dall'Aifa per favorire un uso più consapevole degli antibiotici e per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza. Domani, 18 novembre, in occasione della Giornata europea degli antibiotici l'Agenzia italiana del farmaco pubblicherà sul proprio portale ufficiale le due prime linee guida sulle terapie mirate alle infezioni resistenti.
L'aspetto importante, è che "contengono le raccomandazioni Aifa per un uso ottimale degli antibiotici, ossia suggeriscono quali antibiotici indicare e preferire per ridurre il fenomeno della resistenza indotta dagli stessi antibiotici", ha riferito il direttore Magrini. "Siamo qui per dire che domani inizia la Settimana della consapevolezza e speriamo veramente che le persone usino meglio gli antibiotici e li usino meno. Per questo, domani illumineremo la sede dell'Aifa e stiamo studiando alcuni spot", ha aggiunto.

I dati Aifa

Stando ai dati Aifa, in Italia la diffusione di programmi sul corretto uso degli antibiotici è ai livelli più bassi dell'Unione, accanto a Polonia e Lituania, così come la prevenzione delle infezioni ospedaliere. Secondo Magrini, "si devono creare nuovi centri, è importante riavviare la ricerca in questo ambito che negli ultimi anni è rimasto in stallo. Il tema della resistenza antibiotica è arrivato al mondo politico che è finalmente attento e convergente sul fare di più e fare meglio". "Dobbiamo affrontare il tema con la stessa consapevolezza con cui affrontiamo il cambiamento climatico", ha aggiunto.

Tacconelli: "Strumento prezioso ma va usato adeguatamente"

"Non vogliamo assolutamente demonizzare gli antibiotici, sono uno strumento prezioso ma vanno usati adeguatamente. Così come non prendereste alla leggera un chemioterapico, allo stesso modo bisogna fare con gli antibiotici", ha spiegato la professoressa Tacconelli durante la conferenza stampa. Uno degli usi più inappropriati, ha poi sottolineato, "sono le infezioni urinarie nelle donne, dove spesso si ricorre ad antibiotici quando, nelle prime 48 ore e se non vi sono altre patologie, si può provare semplicemente con un antinfiammatorio".
"La lotta alle infezioni ospedaliere è ancora troppo bassa in Italia, va sostenuta anche con misure obbligatorie e con un regime sanzionatorio cosi' come accade in altri paesi europei", ha esortato la professoressa.

Un medico di base compila una ricetta nel suo studio a Roma, 30 ottobre 2020.  ANSA / ETTORE FERRARI

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