Malaria: una zanzara asiatica minaccia l'Africa. Lo studio

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Si tratta della "Anopheles stephensi", uno dei principali vettori della malaria in alcune città dell'India e dell'Iran, che fino a pochi anni fa non era presente nel continente

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Una nuova zanzara minaccia l'Africa e, in particolare, l'Etiopia. Si tratta della "Anopheles stephensi", uno dei principali vettori della malaria in alcune città dell'India e dell'Iran, che fino a pochi anni fa non era presente in questo Paese del Corno d'Africa o in qualsiasi altra parte del continente. Un nuovo studio condotto dai biologi dell'Armauer Hansen Research Institute di Addis Abeba (Etiopia) ha, infatti, dimostrato che il focolaio di malaria recentemente scoperto a Dire Dawa, la seconda città più popolosa dell'Etiopia, avrebbe origine proprio dai parassiti trasmessi da A.stephensi. Come riporta la rivista specializzata Nature, i risultati dello studio sono stati presentati in occasione della riunione annuale dell'American Society of Tropical Medicine and Hygiene.

I rischi

La diffusone della zanzara asiatica in Africa desta preoccupazione tra gli esperti per diversi motivi, tra cui il fatto che A. stephensis abbia mostrato resistenza a molti insetticidi di uso comune. Inoltre, questa specie è particolarmente adatta per la vita nelle città. Potrebbe dunque mettere a rischio un gran numero di persone. Come spiegato dai ricercatori, la zanzara A.stephensi è in grado di trasmettere sia Plasmodium falciparum che P. vivax.
Il primo Paese africano in cui è stata rilevata la presenza della specie Anopheles stephensi è Gibuti: nel 2012 fu colpito a un incremento dei casi di malaria.
Nell'africa occidentale, invece, l'Istituto nigeriano di ricerca medica ha confermato per la prima volta nel luglio di quest'anno il rilevamento di Anopheles stephensi.

Lo studio in Etiopia

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità questa specie di zanzara è stata rilevata recentemente anche in Somalia.
Tornando al caso di Dire Dawa, nell'Etiopia orientale, nel 2019 sono stati segnalati in totale 205 casi di malaria. Dato che ha registrato un picco nel 2021, con 2.400 casi.
Studiando gli ultimi focolai a Dire Dawa, il team di ricerca coordinato da Fitsum Girma Tadesse, biologo molecolare presso l'Armauer Hansen Research Institute, ha scoperto che la stragrande maggioranza delle persone infette vive in aree in cui la zanzara più frequente è attualmente la A stephensi.
"La preferenza di questa specie di zanzara per i serbatoi in acque libere, è comune in molte città africane", ha avvertito Tadesse. Secondo gli esperti, "saranno necessari approcci più efficaci per evitare l'aumento della diffusione della malaria".

 

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