Covid, Clementi: "Non vedo necessità di vaccinare gli under 5 oggi"

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Lo ha dichiarato Massimo Clementi, commentando il via libera dell'Agenzia europea del farmaco ai vaccini anti-Covid di Pfizer-BioNTech e Moderna per i bambini da 6 mesi a 5 anni d'età

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Ieri, 19 ottobre, è arrivato il via libera dall'Agenzia europea del farmaco ai vaccini anti-Covid di Pfizer-BioNTech e Moderna per i bambini da 6 mesi a 5 anni d'età. Sul tema si è espresso anche Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "L'approvazione dell'Ema non è di per sé una raccomandazione all'uso in questa fascia. È un'approvazione di efficacia del farmaco. La raccomandazione secondo me va fatta se c'è la necessità. E io, in questo momento, non ravviso la necessità di vaccinare bambini così piccoli. Bambini che magari si infettano anche, ma non stanno male", ha dichiarato in un'intervista all'Adnkronos Salute. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Clementi: "Vaccini non proteggono dal contagio"

Il virologo ha poi sottolineato che i bimbi "possono trasferire l'infezione in casa, ma abbiamo già visto che questi vaccini non proteggono dall'infezione". "Quindi anche un bambino vaccinato potrebbe trasmetterla in casa. Ecco perché non ha molto senso, a mio avviso, fare il vaccino ai bimbi piccoli in questo momento e in questa fase epidemiologica", ha aggiunto.

"Rialzo contagi non ha avuto grande impatto clinico"

Commentando l'andamento della pandemia di Covid-19 in Italia, Clementi ha poi ricordato che il rialzo dei contagi "non ha avuto grande impatto clinico". "In futuro andremo avanti a piccole ondate, credo sempre più decrescenti. E poi ci saranno ritorni a una condizione di bassa infettività. Questo ci dovrebbe accompagnare a una situazione in cui il virus circola solo in determinati periodi dell'anno", ha sottolineato.
Sempre in merito ai vaccini anti-Covid, il virologo ha infine sottolineato "un'importante differenza: mentre nell'anziano e nella persona fragile e con comorbidità un vaccino che ha una protezione dalla patologia ha senso raccomandarlo, in un bambino in questa fase io non vedo la necessità di farlo".

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