Malattie rare, Humanitas: intelligenza artificiale per accelerare la ricerca

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Synthema, il progetto del Cancer Center di Humanitas e del suo AI Center, ha vinto un finanziamento della Commissione Europea pari a 7 milioni di euro. Il progetto partirà a inizio 2023

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Nell’ambito del programma Horizon 2020 Synthema, il progetto del Cancer Center di Humanitas e del suo AI Center, ha vinto un finanziamento della Commissione Europea pari a 7 milioni di euro. Una cifra utile per sviluppare nuovi sistemi di analisi dei dati nell’ambito delle malattie ematologiche. Nel rispetto delle norme sulla privacy, e per superare le scarse e frammentarie informazioni disponibili a oggi per la ricerca, l’obiettivo è quello di creare un hub internazionale dove sviluppare e validare tecniche innovative basate sull'intelligenza artificiale per rendere anonime le informazioni cliniche e biologiche dei pazienti e generare dati sintetici. 

Parola agli esperti

 

Il progetto, che si concentrerà sulle malattie ematologiche rare - come l’anemia a cellule falciformi e la leucemia mieloide acuta -, partirà a inizio 2023. Matteo Della Porta, responsabile leucemie e mielodisplasie di Humanitas, docente di Humanitas University e coordinatore clinico del progetto Synthema, si è così espresso: "Le malattie ematologiche derivano da anomalie quantitative o qualitative delle cellule del sangue, degli organi linfoidi e dei fattori di coagulazione. Nonostante la maggior parte di queste malattie sia rara, il numero complessivo di pazienti che ne è affetto in tutto il mondo è importante. Se pensiamo all’ambito dei tumori (che comprendono malattie del sangue come la leucemia mieloide acuta), in Italia circa il 20% dei pazienti è affetto da una forma di neoplasia rara. Negli ultimi anni sono sorti numerosi gruppi di ricerca collaborativa a livello nazionale e dell’UE per studiare le malattie ematologiche rare, e tuttavia i progressi della ricerca clinica e traslazionale sono spesso rallentati a causa del numero relativamente basso di pazienti affetti e dalla dispersione delle informazioni in centri clinici e di ricerca non collegati tra loro (e dunque non comunicanti)".

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I dati sintetici

 

I dati sintetici possono accelerare diverse sperimentazioni. Victor Savevski, Managing Director AI Center di Humanitas, ha spiegato la loro importanza: "l futuro sono i dati sintetici. Per ottenerli servono algoritmi capaci di interfacciarsi con le informazioni del paziente reale per creare una copia virtuale diversa dall’individuo che ha generato quei dati, ma contenente tutte le proprietà cliniche, genetiche, biologiche e statistiche dell’originale. Una specie di 'avatar', con una dimensione di sicurezza in più: la copia dei dati non viene fatta uno ad uno, a specchio, ma sul gruppo, tenendo anche conto delle relazioni tra i dati. Questi pazienti virtuali non hanno più niente a che vedere con i pazienti reali, è come se ne avessero assorbite tutte le proprietà e relazioni in modo simile ma non uguale". L'Istituto Clinico Humanitas, impegnato nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in diversi ambiti, è il primo ospedale ad avere un centro di ricerca sull'Intelligenza Artificiale integrato in tutta Italia.

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