Covid, Iss: in aumento i contagi in età scolare

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Lo ha evidenziato il report esteso dell'Istituto superiore di sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale. Quanto alla situazione negli ospedali, nelle ultime 24 ore, l’occupazione dei reparti di “area non critica” è rimasta stabile al 7%. Ecco i dati Agenas

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Nell'ultima settimana risulta in aumento la percentuale dei casi di Covid-19 segnalati nella popolazione in età scolare, in confronto al resto della popolazione: 14,9% contro l'11,1% della settimana precedente. Lo ha evidenziato il report esteso dell'Istituto superiore di sanità, che accompagna il monitoraggio settimanale sull'epidemia in Italia. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

I dati Iss nel dettaglio

Nello specifico, il 25% dei casi in età scolare è stato registrato nei bambini di età inferiore ai 5 anni, il 39% nella fascia 5-11 anni e il 36% nella fascia 12-19 anni. Dall'inizio della pandemia di Covid-19, stando ai dati aggiornati all'ultimo report Iss, sono stati riportati 4.577.377 casi negli under19, di cui 23.275 ospedalizzati, 518 ricoverati in intensiva e 72 deceduti.

Covid, Agenas: occupazione reparti stabile al 7%, +2% in 6 giorni

Quanto alla situazione negli ospedali, in Italia, nelle ultime 24 ore, l’occupazione dei reparti di “area non critica” da parte dei pazienti Covid, dopo essere aumentata di 2 punti percentuali in 6 giorni, è rimasta stabile al 7%. Un anno fa il medesimo valore era al 5%. Nello specifico, sono 2 le Regioni in cui la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari supera la soglia del 15%: Umbria (17%) e Pa Bolzano (23%). Nelle ultime 24 ore, a livello nazionale, è rimasta stabile al 1% anche la percentuale che concerne l'occupazione delle terapie intensive e tutte le Regioni sono sotto la soglia del 10%. Il dato, 12 mesi fa, risultava al 5%. Sono i principali numeri diffusi dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) e relativi al 2 ottobre 2022, ma pubblicati in data odierna.

Il dettaglio regionale dei reparti di “area non critica”

Esaminando nel dettaglio il monitoraggio di Agenas e sempre considerando l’arco delle 24 ore, la percentuale dei posti nei reparti ospedalieri di area medica, o “non critica”, occupata da pazienti positivi al Covid-19 è risultata in calo in Basilicata (7%) e Umbria (17%), mentre è cresciuta in 6 Regioni e province autonome: Abruzzo (a 11%), Emilia Romagna (8%), Friuli Venezia Giulia (13%), Marche (8%), Pa Bolzano (23%), Pa Trento (11%). Lo stesso dato è rimasto stabile nelle restanti 13 regioni: Calabria (13%), Campania (7%), Lazio (7%), Liguria (8%), Lombardia (6%), Molise (4%), Piemonte (5%), Puglia (4%), Sardegna (3%), Sicilia (5%), Toscana (5%), Valle d'Aosta (9%) e Veneto (6%).

La situazione nelle terapie intensive

Nel medesimo arco di tempo, l'occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 è stata segnalata in crescita in Pa Trento (6%), mentre risulta in calo 4 regioni: Basilicata (0%), Friuli Venezia Giulia (1%), Marche (1%) e Pa Bolzano (2%). Il dato è rimasto, invece, stabile in 13 regioni: Abruzzo (al 1%), Calabria (al 4%), Campania (1%), Emilia Romagna (2%), Lazio (3%), Liguria (2%), Lombardia (1%), Piemonte (1%), Puglia (1%), Sicilia (2%), Toscana (1%), Umbria (2%) e Veneto (2%). In Molise (0%), Sardegna (0%) e Valle d'Aosta (0%) la variazione non è risultata disponibile.

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