Il 29 settembre è la Giornata mondiale del cuore, tutti i numeri in Europa e nel mondo
Salute e BenessereIl World Heart Day viene celebrato ogni anno in tutto il mondo il 29 settembre. Le iniziative italiane di Novartis e Sanofi, impegnate in prima linea sul campo
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Si celebra oggi, 29 settembre, il World Heart Day, la Giornata mondiale del cuore. Creata dalla World Heart Federation ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il World Heart Day
Il 29 settembre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del cuore, il World Heart Day. L’iniziativa è promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation attraverso una comunità di oltre 200 organizzazioni nazionali che, insieme, sostengono l’impegno della società medica e delle fondazioni per il cuore in oltre 100 paesi. Lo scopo dell’iniziativa è informare le persone di tutto il mondo che le malattie cardiovascolari, tra cui le patologie cardiache e l'ictus, sono la principale causa di morte al mondo, provocando all’anno circa 18,6 milioni di morti al mondo, con con un’incidenza di 55,5 milioni di casi e una prevalenza di 523 milioni di casi. In Italia e nel mondo rappresentano la prima causa di morte, e costituiscono una sfida sempre più grande per tutti i sistemi sanitari per via dei costi sempre più alti e insostenibili proprio della sanità. Il tema della campagna del 2022 è ‘Usa il cuore per ogni cuore’, ossia ‘Use heart for every heart’, e vuole richiamare l’attenzione su alcune battaglie da perseguire utili per la causa, come garantire l’uguaglianza nell’accesso alle cure, ridurre l’inquinamento atmosferico - si stima che sia responsabile del 25% di tutte le morti per malattie cardiovascolari -, e limitare lo stress focalizzandosi sul benessere personale. Secondo i dati della quinta edizione dello European Cardiovascular Disease Statistics, in Europa sarebbero oltre 80 milioni le persone affette da questo tipo di malattie, responsabili di circa 3,9 milioni di decessi all’anno. Tra i più importanti fattori di rischio troviamo il tabagismo, la sedentarietà, una scorretta alimentazione, sovrappeso e obesità, il diabete mellito, le dislipidemie e l’ipertensione arteriosa. Prevenire è l’arma più efficace per contrastare l’insorgere e il progredire delle malattie vascolari. Per questo condurre uno stile di vita salutare, praticando una quotidiana attività fisica ed evitando il consumo di eccessivo di alcool, sono consigli fortemente raccomandati dagli esperti.
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L’iniziativa di Novartis
Per la Giornata mondiale del cuore Novartis, nota multinazionale svizzera che opera nel settore farmaceutico, ha lanciato la campagna social #bassoemeglio, per sensibilizzare sull’importanza di ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue il prima e per il tempo più lungo possibile. Volto protagonista di quest’iniziativa è Piero Chiambretti, che grazie ad alcuni divertenti sketch sulla pagina di ‘Ascolta il tuo battito’, giocherà su equivoci e paradossi, strappando un sorriso al pubblico al fine di far riflettere sul perché i livelli di colesterolo LDL, vero e proprio fattore di rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, devono essere sempre tenuti bassi e sotto controllo. “Sono orgoglioso di contribuire a sensibilizzare e diffondere il messaggio di un’attenzione doverosa alla salute del cuore: “Basso è meglio”! È da una vita che lo dico”, ha dichiarato.
L’iniziativa di Sanofi
Anche Sanofi, famoso gruppo farmaceutico francese, si è speso per la Giornata mondiale del cuore. Alla vigilia del 29 settembre, il gruppo ha organizzato a Milano un incontro dove è stata presentata l’indagine realizzata da Swg per Sanofi, nella quale si analizza il tasso di consapevolezza e conoscenza riguardo alle malattie cardiovascolari e alle conseguenze dell’ipercolesterolemia. Un’indagine italiana che ha fatto emergere come oltre il 40% degli intervistati sottovaluti i rischi legati ad alti livelli di colesterolo, un killer silenzioso e molto spesso poco attenzionato. Andrea Rizzi, Medical Head General Medicines di Sanofi Italia, ha dichiarato: “I dati emersi dall’indagine - condotta tramite la compilazione di un questionario online da parte di un campione di 1.202 cittadini italiani di età compresa tra i 45 e i 74 anni - rappresentano un’occasione preziosa per riflettere sui passi da compiere per migliorare concretamente la salute dei cittadini e la loro predisposizione alla prevenzione, poiché i numeri legati all’impatto delle patologie cardiovascolari in termini di mortalità sono ancora allarmanti. Siamo al fianco delle associazioni che rappresentano i pazienti e della classe medica, per contribuire a ridurre drasticamente l’impatto in termini di mortalità e qualità della vita che le malattie cardiovascolari hanno ancora oggi, offrendo non solo risposte concrete in termini di cure e terapie e di gestione in ambito di prevenzione secondaria - con particolare attenzione ai pazienti ad alto rischio - ma anche occasioni di confronto e riflessione utili alla sensibilizzazione e all’informazione dell’opinione pubblica”.