Allo studio gel per il trattamento non invasivo dei disturbi gengivali

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©IPA/Fotogramma

Messo a punto dai ricercatori del NYU College of Dentistry, è stato testato per ora solo su topi e cellule umane. Descritto sulle pagine della rivista specializzata Cell Reports, potrebbe in futuro essere applicato sulle gengive direttamente dai pazienti, come un aiuto in più per prevenire o trattare il proprio disturbo

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Allo studio un gel, a uso topico, per il trattamento non invasivo dei disturbi gengivali, che agisce eliminando l'infiammazione e cambiando la composizione dei batteri nella bocca. Messo a punto dai ricercatori del NYU College of Dentistry, è stato testato per ora solo su topi e cellule umane. Descritto sulle pagine della rivista specializzata Cell Reports, potrebbe in futuro essere applicato sulle gengive direttamente dai pazienti, come un aiuto in più per prevenire o trattare il proprio disturbo. I test clinici sull'uomo saranno avviati tra circa due anni.

Lo studio nel dettaglio

"Nessun trattamento attuale per i disturbi gengivali riduce contemporaneamente l'infiammazione, limita l'alterazione del microbioma orale e previene la perdita ossea. C'è un bisogno urgente di salute pubblica di trattamenti più mirati ed efficaci per questa malattia comune", ha riferito Yuqi Guo, della New York University e primo autore dello studio.
Precedenti studi hanno correlato l'incremento della molecola "succinina" alle malattie gengivali, con tassi più elevati associati a un grado più elevato di infiammazione, e ad un aumento della perdita ossea. Per questo, il team di ricerca nel nuovo studio si è focalizzato proprio sul ruolo del succinato contro i disturbi gengivali.
Nello specifico, dopo aver confermato quanto emerso dagli studi precedenti sul tema, i ricercatori hanno disattivato il gene per il recettore del succinato nei roditori, osservando nei topi trattati livelli più bassi di infiammazione sia nel tessuto gengivale, sia nel sangue, oltre a una minore perdita ossea nel cavo orale. "I topi privi di recettori per il succinato erano più resistenti alla malattia", ha spiegato Fangxi Xu dell'Università di New York e co-firmatario della ricerca. "Sebbene sapessimo già che esisteva un legame tra il succinato e le malattie gengivali, ora abbiamo prove più solide che il succinato elevato e il recettore del succinato sono i principali responsabili della malattia". Partendo da questi risultati, il team di ricerca ha messo a punto una formulazione in gel di un piccolo composto che ha come bersaglio il recettore del succinato.

Test su cellule umane e topi

Testato su cellule gengivali umane e sui roditori, il gel ha ridotto l'infiammazione e i processi che portano alla perdita di tessuto osseo, e ha eliminato, in particolare, i batteri della famiglia dei Bacteroidetes, tra cui gli agenti patogeni dominanti nelle malattie gengivali.
"Questo studio è estremamente interessante perché va nella direzione della cosiddetta "terapia di modulazione dell'ospite" ("host modulation therapy"), ossia un approccio terapeutico che sfrutti diverse strategie per "fortificare" le nostre difese dalle malattie", in particolare dalla malattia parodontale, ha spiegato Filippo Graziani, professore ordinario di malattie Odontostomatologiche all'Università di Pisa e anche membro della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP). "Al momento le migliori armi che abbiamo contro la parodontite sono la prevenzione e la terapia efficace e precoce con una corretta igiene orale e, soprattutto, controlli periodici dal dentista", ha concluso Graziani.

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