Lo stress dei bambini aumenta quando iniziano la scuola materna

Salute e Benessere

Nella maggior parte dei casi tende a scendere dopo le prime due settimane. Lo indicano i risultati di una ricerca condotta dall’Università canadese di Montreal

ascolta articolo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato

 

Affrontare una nuova esperienza è difficile per tutti, ma per i bambini può essere ancora più impegnativo. Ai loro occhi tutto è nuovo e ricco di stimoli e le regole da imparare giorno dopo giorno sono un’infinità. È anche per questi motivi che il passaggio dall’asilo alla scuola materna (o scuola dell’infanzia) è accompagnato da un aumento generalizzato e comunque normale dello stress nei più piccoli. I risultati di una ricerca condotta dall’Università canadese di Montreal, infatti, indicano che i livelli del cortisolo, l’ormone prodotto dall’organismo durante le situazioni stressanti, aumentano durante le prime due settimane di scuola per poi diminuire, anche se esistono alcune eccezioni. Le conclusioni dei ricercatori sono state pubblicate sulla rivista specializzata Psychoneuroendocrinology.

I livelli di stress dei bambini

Nel corso dello studio, gli esperti hanno preso in esame 384 bambini e hanno misurato in ognuno di loro tre tipi di risposta allo stress in diversi momenti del passaggio alla scuola: anticipata (campioni prelevati a fine giugno e nelle due settimane precedenti al primo giorno di scuola), all’ingresso della scuola (prima e seconda settimana della scuola dell’infanzia) e adattiva (a novembre, due mesi dopo l’inizio della scuola).

Nel complesso sono stati analizzati oltre 1.700 campioni di salvia. I dati indicano che, nel complesso, i livelli di cortisolo nei bambini non sono aumentati durante il periodo anticipatorio, ma hanno conosciuto un incremento significativo durante le prime due settimane di scuola materna. Due mesi più tardi i livelli erano tornati ai valori basali in alcuni bambini, cosa che indicava che si erano adattati alla nuova situazione, pur rimanendo alti in altri partecipanti.

 

Le prospettive future della ricerca

Maggy Leblond, una delle autrici dello studio, spiega che “non sono ancora chiari i motivi di queste differenze o cosa indicano sulla risposta adattiva”. Per il futuro, i ricercatori intendono concentrare la propria attenzione sui fattori di differenziazione tra i bambini che mostrano un rapido adattamento fisiologico e quelli in cui questo processo avviene invece più lentamente e su come i nuovi studenti possano essere meglio preparati ad adattarsi all’esperienza scolastica.

scuola ansa

approfondimento

Ritorno a scuola e lavoro in salute, i consigli di Assosalute

Salute e benessere: Più letti