
Covid, dal nuovo vaccino bivalente alla quarantena ridotta: le novità in arrivo
I nuovi vaccini dovrebbero essere approvati il primo settembre dell’Agenzia europea del farmaco. Intanto, mentre cresce il timore che la variante Centaurus diventi dominante, si discute di eventuali modifiche all’isolamento per le persone positive ma asintomatiche: ecco cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane

I NUOVI VACCINI- Sembrano essere ormai vicini i nuovi vaccini contro il Covid: secondo quanto riportato da Il Sole24Ore, giovedì 1° settembre l’Ema, l’Agenzia Ue del farmaco, dopo gli enti regolatori di Regno Unito e Svizzera dovrebbe concedere un’ampia autorizzazione, a partire dagli adolescenti, per i due nuovi medicinali bivalenti realizzati da Moderna e Pfizer, realizzati sul ceppo originario del virus, quello di Wuhan, e su Omicron 1
GUARDA IL VIDEO: Covid, 15mila morti in una settimana. Oms: inaccettabile
LE NUOVE REGOLE- Presto poi potrebbe arrivare anche la circolare del Ministero della Salute: si parla della riduzione dell’isolamento domiciliare per i positivi asintomatici, una quarantena light che non dovrebbe superare i cinque giorni. Una misura che potrebbe far discutere considerando che sembra in procinto di diventare dominante Centaurus, una nuova variante che già da alcuni mesi circola in Europa
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di salute e benessere
IL PERICOLO CENTAURUS- Secondo Fabio Angeli, docente di malattie dell'apparato cardiovascolare dell'università dell'Insubria e direttore della cardiologia di Ics Maugeri di Tradate, questo "apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale". Secondo Angeli, l'atteggiamento da tenere nei confronti di Centaurus dovrà essere prudente. Per questo sarà fondamentale la nuova campagna vaccinale e "il ripristino delle misure di protezione individuale"
Covid, Pregliasco su Centaurus: "Possibili mutazioni impreviste"
GLI STUDI SUI VACCINI- Gli studi sul tavolo dell’Ema evidenziano che i nuovi vaccini “adattati” forniscono una risposta immunitaria più forte del primo vaccino contro le varianti BA.1 e BA.4/5, mentre l’effetto protettivo contro il virus originale (ceppo di Wuhan), misurato in termini di concentrazione di anticorpi, resterebbe equivalente a quello vecchio. I timori maggiori sono riservati proprio a Centaurus, di cui non si conosce l'effettiva copertura che possono garantire gli attuali vaccini
Covid, Rezza invita a vaccinarsi: "Troppi over 60 senza quarta dose"
LE PROSSIME TAPPE- Dopo l’ok dell’Ema il 5 settembre l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, potrebbe dare a sua volta l’autorizzazione per il nostro Paese, mentre sempre la prossima settimana l’Ema insieme all’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) dovrebbero dare anche delle indicazioni sulle categorie prioritarie a cui garantire l’accesso ai nuovi vaccini: si ragiona sugli over 60 e dei vulnerabili. Si dovrebbe partire da loro per poi allargare la platea ad altre categorie
Scuola, il vademecum del Ministero con le linee guida anti-Covid
L’ARRIVO DEI VACCINI - Secondo fonti Ema, citate dal quotidiano economico, entro la fine di settembre è atteso l’arrivo dei nuovi vaccini. A quel punto si dovrà spingere sulla campagna vaccinale: dopo i dati poco incoraggianti della quarta dose, la messa in moto della macchina organizzativa dovrebbe spettare ancora alla task force a Palazzo Chigi guidata dal generale Tommaso Petroni. La politica dovrà in ogni caso intervenire per fornire indicazioni: secondo quanto riporta il Sole24Ore, comunque, si dovrebbe puntare meno sugli hub in favore di medici e farmacie

LE NOVITÀ - Come detto, potrebbero anche arrive novità sull'isolamento: una riduzione a 5 giorni (dai 7 attuali) se si risulta senza sintomi da almeno 48 ore e si può produrre un test negativo. In molti chiedono addirittura l’abolizione del test, come accade in altri Paesi a partire dagli Usa: in pratica se non si hanno sintomi si può uscire di casa, magari con l'accortezza di indossare la Ffp2. Per i casi di positività lunga invece si punterebbe a concludere l'isolamento al massimo dopo 10 o 15 giorni