Covid, Rezza invita a vaccinarsi: “Troppi over 60 non hanno fatto il secondo booster”
Salute e BenessereNel video dedicato al commento dei dati emersi tramite il monitoraggio settimanale sull’epidemia di Covid-19 in Italia, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha rilevato un ulteriore calo dell’indice Rt e dei tassi di occupazione nelle aree mediche e nelle terapie intensive
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Nell’ultima settimana c’è stato un lieve aumento dei contagi di coronavirus Sars-CoV-2: a riferirlo è Giovanni Rezza, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel video in cui commenta i dati emersi tramite il monitoraggio settimanale sull’epidemia di Covid-19 in Italia. Questo lieve incremento, unito alla possibilità che inizino a circolare nuove varianti, ha indotto l’esperto a ricordare “l’importanza di alcuni potenti strumenti che abbiamo per combattere l’epidemia di Covid-19”. Rezza si riferisce in primo luogo ai vaccini, soprattutto perché “ci sono troppi over 60 che non hanno effettuato la seconda dose booster”.
Nel discorso, tuttavia, rientrano anche gli antivirali e gli anticorpi monoclonali, “armi” essenziali nella lotta contro il Covid-19. Per Rezza “sono molto importanti per proteggere le persone ad alto rischio dalle conseguenze peggiori della malattia”.
Rezza: “C’è stata un’ulteriore diminuzione dell’indice Rt”
Parlando dell’indice Rt, Rezza osserva che “mostra un’ulteriore tendenza alla diminuzione, ben al di sotto della soglia epidemica”. Sottolinea poi che “i tassi di occupazione dei posti di area medica e terapia intensiva mostrano un’ulteriore flessione, ben al di sotto di qualsiasi soglia di criticità”. Nell’ultima settimana l’incidenza del Covid è stata di 277 casi per 100mila abitanti. L’Rt, invece, si è assestato attorno allo 0,74%. Il tasso di occupazione nelle aree mediche è stato del 9,4%, mentre nelle terapie intensive si è fermato al 2,4%.
Rilevamento dei contagi: nessun cambiamento nell’ultima settimana
Dall’ultimo monitoraggio settimanale condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute è emersa una certa stabilità nella percentuale dei casi di Covid rilevati tramite l’attività di tracciamento dei contatti (13% contro 14%). Lo stesso vale per quella dei contagi scoperti tramite la comparsa dei sintomi (ferma al 45%). Anche i casi diagnosticati attraverso l’attività di screening sono rimasti invariati (42% vs 42%). La situazione è quindi rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi sette giorni.