
Vaiolo delle scimmie, vaccini distribuiti alle Regioni: al via le somministrazioni
Il Ministero della Salute ha indicato le modalità delle operazioni di somministrazione e la platea di popolazione che potrà essere immunizzata. Privilegiati innanzitutto i "soggetti a rischio" e le zone geografiche che hanno registrato più casi: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Verrà utilizzato il siero Imvanex, già in uso per il vaiolo

Via libera alla vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie in Italia, con l'uso esteso del vaccino contro il vaiolo già esistente: Imvanex. È una circolare del Ministero della Salute a indicare le modalità delle operazioni di somministrazione e la platea di popolazione che potrà essere immunizzata
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A livello geografico, in questa prima fase di campagna vaccinale verranno privilegiate le regioni con più casi. Così ad esempio la Lombardia, che a oggi ha registrato 269 contagi, di cui 198 a Milano
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La campagna vaccinale non sarà di massa. Al momento, si legge nella circolare, "la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l'efficacia delle misure non farmacologiche" ne fanno escludere la necessità
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La vaccinazione sarà diretta alla popolazione che rientra in alcune specifiche categorie di rischio: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini
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Come sottolinea il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, anche se è vero che "la stragrande maggioranza dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia, circa 550 con un trend in aumento, riguarda persone di sesso maschile della comunità gay", sarebbe però scorretto pensare che "il contagio rimarrà confinato all'interno di questa popolazione". L'infezione non è collegata all'orientamento sessuale, ha precisato Sileri
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IL VACCINO - Imvanex è il vaccino contro il vaiolo utilizzato in Europa, che di recente l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha autorizzato anche per proteggere dal vaiolo delle scimmie. È indicato per i soggetti a partire dai 18 anni di età ad alto rischio di infezione ed è disponibile in fiale monodose da 0,5 ml
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Per i soggetti non vaccinati in precedenza contro il vaiolo vengono somministrate due dosi, da 0,5 mL ciascuna, a distanza di almeno quattro settimane l'una dall'altra. Una sola puntura, sempre da 0,5 ml, va eseguita invece su chiunque abbia ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o di MVA-BN (Modified Vaccinia Ankara - Bavarian Nordic) o ancora su chi abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di MVA-BN da oltre due anni

LE QUOTE DI VACCINO – Con una seconda circolare, il Ministero ha stabilito l'assegnazione delle prime quote del vaccino antivaiolo. In questa prima fase, sentite le Regioni e le province autonome, "si è stabilito di suddividere le fiale attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi"

Ad ogni modo, la circolare stabilisce anche che "in attesa della successiva tranche di donazione", attualmente prevista per la seconda metà di agosto, sarà messa da subito "a disposizione, per le regioni e Pa che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi)"