Considerata la “vitamina dimenticata”, gli effetti della vitamina B6 sulla nostra salute mentale sarebbero molteplici. Ecco cosa sappiamo di questa vitamina essenziale sul nostro benessere
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
Che ruolo gioca la vitamina B6 per la nostra salute mentale? Secondo Reem Malouf, neurologo dell'Università di Oxford che ne ha studiato l'effetto sull’apprendimento, la B6 sarebbe “la vitamina dimenticata” dalla scienza. Nonostante questo, come la B12 e la B9, la B6 è un nutriente essenziale, eppure gli scienziati non riescono a capire appieno come questa possa influire sulla salute mentale. Meno nota delle altre, la B6 è coinvolta in una serie di reazioni chimiche importanti per il sistema nervoso e la funzione cerebrale, tra cui la sintesi di proteine, di aminoacidi e messaggeri chimici del cervello, nonché il corretto funzionamento del sistema immunitario. Le carenze di quest’ultima sarebbero infatti collegate a una serie di condizioni neuropsichiatriche, tra cui depressione, ansia, emicrania e convulsioni.
L’importanza della vitamina B6
Secondo uno studio su quasi 500 studenti universitari pubblicato a luglio, alcuni dottorandi dell’Università di Reading, in Gran Bretagna, hanno scoperto che coloro che avevano assunto alte dosi di B6 - circa 100 milligrammi al giorno per un mese -, avevano successivamente dichiarato di sentirsi meno ansiosi di coloro che avevano assunto un placebo. “La vitamina B6 che influisce sulla salute mentale non è un concetto nuovo", ha spiegato Jess Eastwood, dottorando in psicologia nutrizionale che ha partecipato alla ricerca. I risultati dello studio indicherebbero inoltre che questa vitamina potrebbe ridurre l’attività celebrale in concomitanza con alcuni disturbi dell’umore. Nonostante questo, la dimensione del campione così ridotta, e le poche ricerche effettuate sull’argomento, non basterebbero a dimostrare se la B6 produca cambiamenti a livello di salute mentale. Un effetto difficile da studiare, sottolinea Eastwood, non solo perché le conclusioni di questi studi sono spesso limitate, ma perché - in riferimento a questa ricerca -, è anche difficile misurare quanto bene le vitamine vengano assorbite nel flusso sanguigno.
Attenzione alle dosi
Gli esperti non raccomandano l’uso di integratori B6 nel quotidiano, in quanto nella maggior parte degli adulti sani, l'assunzione giornaliera di B6 arriva dagli alimenti. Tra i più virtuosi troviamo il tonno, il salmone, i cereali fortificati, i ceci, il pollame, le verdure a foglia verde scura, banane, arance, melone e noci. L’assunzione giornaliera raccomandata di vitamina B6 è compresa tra 1,3 e 1,7 milligrammi, mentre gli integratori alimentari tendono a contenere molto più di quello di cui abbiamo bisogno. Il National Institutes of Health, l'agenzia principale del governo degli Stati Uniti responsabile della ricerca biomedica e della salute pubblica, raccomanda agli adulti di non assumere più di 100 milligrammi di B6 al giorno. Diversamente, assumendo più di 1.000 milligrammi al giorno, e per lunghi periodi di tempo, si potrebbero accusare debolezza, intorpidimento, dolore alle mani e ai piedi, perdita di controllo muscolare e nausea. Sintomi che svaniscono una volta che si smette di assumere dosi così elevate di vitamina.
Chiedere sempre al medico un consiglio
Per chi fosse preoccupato di non assumere abbastanza B6, gli esperti consigliano di chiedere al proprio medico un parere ed un’analisi del sangue. Tuttavia, alcuni farmaci ed abitudini di vita potrebbero contribuire ad una carenza di B6. “Il farmaco per il diabete metformina, alcuni farmaci per l'ipertensione, certamente l’alcol, tendono a causare la perdita di B6 nel corpo, in modo da finire per trattenere meno B6 del necessario", ha affermato Katherine Tucker, epidemiologo nutrizionale di UMass Lowell. I fumatori, i forti bevitori, e coloro che assumono alcuni tipi di farmaci, dovrebbero essere più attenti ai loro livelli di B6, secondo Tucker. Chi è carente di B6, invece, tende ad essere carente in altre vitamine sempre del gruppo B: in questo caso un integratore del complesso B, che solitamente contiene tutte e otto le vitamine del gruppo in una dose, può essere una buona soluzione. Ma se non si hanno problemi o carenze, non si ha alcun bisogno di prendere integratori. “Promuoverei sempre un approccio food-first. Se forse ti senti più affaticato, non ti senti te stesso, e sei consapevole che forse non mangi molto cibo che contiene B6”, ha continuato Eastwood, forse è perché non mangi abbastanza cibi ricchi di B6. E forse dovresti iniziare a farlo.