Covid, Agenas: occupazione reparti cala al 16%, 14 Regioni oltre 15%

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Resta, invece, stabile al 4% a livello nazionale il dato che concerne l'occupazione delle terapie intensive. Sono i dati riportati nell’ultimo report dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, riferiti al 31 luglio 2022, ma pubblicati in data odierna

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L’occupazione dei reparti di “area non critica” da parte dei pazienti Covid in Italia è diminuita di un punto percentuale nell'arco di 24 ore, tornando al 16%, ma in 14 Regioni supera la soglia d'allerta del 15%. Un anno fa il medesimo valore era al 3%. Resta, invece, stabile al 4% a livello nazionale il dato che concerne l'occupazione delle terapie intensive, sempre nell'arco di 24 ore, e tutte le Regioni sono sotto il 10%: anche in questo caso, 12 mesi fa, risultava al 3%. Sono i principali dati diffusi dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) e relativi al 31 luglio 2022, ma pubblicati in data odierna. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Il dettaglio regionale dei reparti di “area non critica”

Esaminando nel dettaglio il monitoraggio di Agenas e sempre considerando l’arco delle 24 ore, la percentuale dei posti nei reparti ospedalieri di area medica, o “non critica”, occupata da pazienti positivi al Covid-19 è risultata in crescita in 5 regioni - Abruzzo (al 21%), Liguria (29%), Marche (22%), Molise (13%), Pa Trento (16%) -, mentre è diminuita in 6 Regioni: Basilicata (21%), Calabria (31%), Toscana (13%), Umbria (39%), Valle d'Aosta (30%) e Veneto (12%). Lo stesso dato è rimasto stabile in 10 regioni: Campania (16%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (17%), Lombardia (14%), Pa Bolzano (15%), Piemonte (8%), Puglia (18%), Sardegna (11%), Sicilia (25%). L'occupazione nei reparti ospedalieri di area medica supera la soglia d'allerta del 15% in 14 regioni: Umbria (39%), Valle d'Aosta (30%), Calabria (31%), Basilicata (21%), Liguria (29%), Sicilia (25%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), Abruzzo (al 21%), Emilia Romagna (19%), Puglia (18%), Lazio (17%), Campania e Pa Trento (16%).

La situazione nelle terapie intensive

Nel medesimo arco di tempo, l'occupazione dei posti nelle terapie intensive è stata segnalata in aumento in 4 Regioni - Abruzzo (al 7%), Calabria (8%), Emilia Romagna (6%), Liguria (5%) -, mentre è scesa in Sicilia (6%) e Toscana (4%). Il dato, infine, è rimasto stabile in 14 Regioni o province autonome: Basilicata (4%), Campania (4%), Friuli Venezia Giulia (4%), Lazio (7%), Lombardia (3%), Marche (2%), Molise (3%) Pa Bolzano (2%), Pa Trento (2%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sardegna (7%), Umbria (8%), Veneto (2%). In Valle d'Aosta (0%), la variazione non è risultata disponibile.

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