L'iniziativa, istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità, quest’anno ha come slogan “Donating blood is an act of solidarity. Join the effort and save lives”
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Il 14 giugno di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue (World Blood Donor Day). Istituita dall'Organizzazione mondiale della sanità, l'iniziativa intende far crescere la consapevolezza della necessità di donazioni di sangue regolari per assicurare la qualità, la sicurezza e la disponibilità del sangue e dei prodotti derivati per i pazienti che ne hanno bisogno, e, soprattutto, sottolineare l’impegno fondamentale di chi, gratuitamente, compie questo gesto solidale a favore di tanti pazienti. Dopo Roma nel 2021, sarà Città del Messico a ospitare l’evento globale di quest’anno.
Lo slogan della giornata 2022
La giornata, che quest'anno ha come slogan “Donating blood is an act of solidarity. Join the effort and save lives” ("Donare sangue è un gesto di solidarietà. Unisciti a noi e salva delle vite”), come sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità intende richiamare l’attenzione su quanto le donazioni volontarie rafforzino la solidarietà all’interno di ogni comunità ed evidenziare la necessità di una donazione di sangue impegnata tutto l’anno, per mantenere forniture adeguate e raggiungere l'universalità e la tempestività di trasfusioni di sangue sicure. L'iniziativa offre anche l'opportunità di chiamare all'azione i governi e le autorità sanitarie nazionali sulla necessità di maggiori investimenti per costruire un sistema trasfusionale nazionale sostenibile e resiliente e aumentare la raccolta da parte dei donatori volontari di sangue non remunerati.
Convegno Avis a Roma
“Donare sangue è un gesto di solidarietà. Unisciti a noi e salva delle vite” è anche il titolo del convegno che Avis Nazionale terrà in data odierna, 14 giugno, a Palazzo Santa Chiara, in piazza di Santa Chiara 14 a Roma.
"Mai come quest’anno ribadiamo l’opportunità che questa data ci offre, ovvero tenere alta l’attenzione su quanto sia importante agire concretamente per individuare risorse volte a incrementare non solo la raccolta di sangue e plasma, ma anche il numero di professionisti sanitari all’interno dei centri trasfusionali", ha commentato il presidente di Aivs Nazionale, Gianpietro Briola.