Rinnovo contratto sanità: per gli infermieri aumenti fino a 170 euro

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Secondo il presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Antonio Naddeo, la firma del rinnovo dei contratti del settore sanitario potrebbe "arrivare entro la fine del mese"

ascolta articolo

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato.

 

Riparte la trattativa per il rinnovo dei contratti del settore sanitario. Lo riporta un articolo del Corriere della Sera, in cui viene precisato che secondo il presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Antonio Naddeo, la firma del rinnovo potrebbe "arrivare entro la fine del mese". L’atto di indirizzo aggiuntivo delle Regioni, con le risorse necessarie a mandare avanti la contrattazione, è infatti arrivato sul tavolo dell'Aran. La trattativa mira ad arrivare a una bozza di accordo contente le cifre reali di aumento di stipendio per i diversi comparti della sanità, partendo dagli infermieri.

I valori di aumento di stipendio

Stando a quanto riporta la fonte, gli incrementi della retribuzione tabellare vanno da 50,50 euro lordi al mese per profili più bassi, fino a 98,10 euro per i professionisti, tra cui rientrano anche gli infermieri. Questi ultimi, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio 2022, riceveranno anche un’indennità di specificità infermieristica che, per i profili più elevati arriverà fino a 72 euro, portando l'incremento lordo sullo stipendio a 170,10 euro al mese.
Nel nuovo contratto giocheranno un ruolo importante anche due nuove figure. I nuovi incarichi di posizione per lo svolgimento di funzioni organizzative e professionali che necessitano elevati livelli di competenza e responsabilità professionale, amministrativa e gestionale e di conoscenze e abilità. Per questi nuovi incarichi verrebbe riconosciuta un'indennità tra i 10 e i 20 mila euro all’anno. Il contratto prevede anche i nuovi incarichi di funzione che sono graduati in base a tre diversi livelli di complessità della mansione svolta: per la professione “base” la retribuzione è di 930 euro l’anno, per quella “media” sarà tra i 4.500 e i 9.500 euro annui, mentre per la “elevata” si andrà da 9.501 a 13.500 euro sempre lordi annui.

I nuovi incarichi

Nella bozza del contratto, viene precisato che per il personale sanitario questi incarichi dovranno rappresentare un punto di riferimento di alta qualificazione e avranno lo scopo di consolidare, sviluppare e diffondere competenze avanzate nell’ambito dei processi di cura, riabilitativi, diagnostici e di prevenzione, decisionali e valutativi. Saranno, inoltre, previsti gli “scatti” orizzontali di stipendio, ovvero ulteriori aumenti soggetti in parte a una valutazione dell’esercizio della professione e in parte all’anzianità di servizio. Per gli infermieri, che rientrano nei professionisti della salute, è previsto un massimo di sette scatti, ciascuno dei quali ha un valore annuo di mille euro, per un valore totale di 7mila euro durante la vita lavorativa.

long covid

approfondimento

Sanità, in 9 ospedali su 10 manca personale. L'allarme del Fadoi

Salute e benessere: Più letti