Sebbene al momento nessuna decisione sia stata presa in merito, la possibilità è attualmente al vaglio del Ministero della Salute. Secondo il sottosegretario Costa, ad esempio, “è possibile fare a meno delle mascherine in classe adesso”, anche considerando il fatto che “gli spazi per gli esami spesso sono anche più ampi delle normali aule, quindi sarebbe possibile garantire il distanziamento necessario tra i banchi”. Ma per il ministro dell'Istruzione, Bianchi, serve "cautela"
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Gli esami di maturità 2022 inizieranno, con la prima prova, mercoledì 22 giugno. E gli studenti impegnati, sebbene non sia stata presa ancora una decisione ufficiale in merito, potrebbero affrontarla senza dover indossare la mascherina. Nella scuola, attualmente e secondo le regole previste, i ragazzi devono continuare ad indossare le mascherine chirurgiche anche nelle prossime settimane. Considerando anche che nella scuola primaria e secondaria scatta, come sottolinea un articolo di Fanpage, l'obbligo di mascherina Ffp2 per 10 giorni nel caso si verifichino almeno quattro casi di positività in classe. In quest’ottica, però, il fronte di chi spinge per la revoca dell’obbligo si amplia, anche in virtù delle elevate temperature di questi giorni.
I pareri dei sottosegretari Costa e Sileri
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha proposto, ad esempio, non solo di eliminare le mascherine in classe per tutte le fasce d'età, a partire dall'inizio del prossimo anno scolastico e se il quadro epidemiologico e le evidenze scientifiche lo potranno garantire, ma anche di eliminare l'obbligo durante gli esami di fine anno scolastico. “È possibile fare a meno delle mascherine in classe adesso”, anche considerando il fatto che “gli spazi per gli esami spesso sono anche più ampi delle normali aule, quindi sarebbe possibile garantire il distanziamento necessario tra i banchi”, ha spiegato proprio a Fanpage. E sul tema, in queste ore, è intervenuto anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di Radio Cusano Campus. “Un abbandono della mascherina in anticipo sarebbe auspicabile, ma non posso deciderlo io da solo. Personalmente penso che l’obbligo possa cadere anche in anticipo. Oggettivamente, per quella che è la circolazione del virus oggi, se posso battermi per togliere l’obbligo in queste due settimane da 30 gradi mi batterò. Per le fasce d’età più basse l’abbandonerei definitivamente anche per il futuro, lasciandola solo in determinate occasioni il prossimo anno solo se il virus dovesse determinare effetti negli ospedali”.
Il pensiero del ministro dell’Istruzione Bianchi
Al ministero della Salute, comunque, si sta vagliando la possibilità di eliminare la misura in anticipo, anche prima del termine previsto, permettendo così agli studenti di fare gli esami senza le mascherine. Ma, come detto, non c’è ancora nessuna certezza in merito e, per far entrare la norma in vigore, servirebbe un decreto che, eventualmente, potrebbe arrivare tra la fine di maggio e i primi di giugno. A chiedere cautela, però, era stato, tra gli altri, anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: “Ci affidiamo al mondo della salute però io voglio ricordare un fatto: io ho voluto a settembre dell'anno scorso tornare tutti a scuola e sapete cosa è costato. È costato un confronto molto duro. Il patto era avere in cambio il massimo dell'attenzione e della prudenza. Non siamo ancora fuori”, aveva spiegato nei giorni scorsi, a proposito della possibilità di non far indossare più i dispositivi di protezione individuale agli studenti. Rispetto ad altri luoghi al chiuso, ha aggiunto, “a scuola ci si sta cinque ore. Siamo già arrivati in fondo, serve un attimo di cautela. C’è un valore educativo in tutto questo. Noi abbiamo insegnato ai nostri ragazzi ad avere attenzione e rispetto per gli altri, non puoi far passare il messaggio ‘via la mascherina’ come un atto di liberazione. È un atto di responsabilità, è diverso”, aveva detto.