Lo ha rilevato il consueto aggiornamento settimanale di "InfluNet", il Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In tutto il Paese, dal 28 marzo a 3 aprile, i casi sono stati 335mila
Nella 13esima settimana del 2022, dal 28 marzo al 3 aprile, continua a salire la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali, anche se si colgono i primi segnali di rallentamento. Il livello di incidenza è stato pari a 5,67 casi per mille assistiti. È quanto emerso dall'ultimo bollettino aggiornato “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In tutte le fasce di età, segnalano gli esperti, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali risulta “in lieve aumento” e maggiormente nei bambini sotto i 5 anni. In particolare, la scorsa settimana i casi stimati di sindromi simil-influenzali rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 335mila, quasi 30mila in più rispetto al picco registrato durante la settimana tra Natale e Capodanno, per un totale di circa 5.699.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
I dati dell’ultimo rapporto
Entrando nel dettaglio del
rapporto, durante la settimana in oggetto, 754 medici sentinella hanno
inviato i dati relativi alla frequenza di sindromi simil-influenzali tra
i propri assistiti. Il valore dell'incidenza totale, come detto, è
stato pari a 5,67 casi per mille assistiti. Per fare un confronto, nella
stagione 2019-20 (l'ultima in cui è stata osservata un'epidemia
stagionale di sindromi simil-influenzali), in questa stessa settimana il
livello di incidenza era pari a 1,71 casi per mille abitanti. I più
colpiti continuano ad essere i bambini di età inferiore ai 5 anni in cui
si osserva un'incidenza pari a 18,01 casi per mille assistiti.
L'incidenza è in lieve crescita anche nelle altre fasce di età: tra i 4 e
i 14 anni è a 8,84 casi per mille (rispetto a 7,51 della settimana precedente);
tra i 15 e i 64 è a 4,91 (contro i 4,44). Il valore più basso si
riscontra tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, dove
l'incidenza è pari a 2,26 (contro 2,11 della settimana precedente).
Forte balzo dei contagi in Campania
A livello regionale, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali
è tornata sopra la soglia basale in tutte le Regioni, tranne che nella
Provincia Autonoma di Bolzano, in Veneto, Lazio, Basilicata, Sardegna e
nella Provincia Autonoma di Trento. Mentre, Valle d’Aosta e Calabria non
hanno attivato la sorveglianza. In particolare, si osserva un forte
balzo dei contagi in Campania, dove i tassi sono passati in una
settimana da 2,44 casi per mille a 13, e in Umbria dove si è passati da
6,59 a 13,37 casi per mille. La circolazione dell'influenza è forte
anche nelle Marche (12,53 casi per mille).
I campioni analizzati
I dati di “InfluNet”, poi, continuano a rilevare un'alta circolazione di virus propriamente influenzali: dei 676 campioni analizzati, 225, ovvero il 33,3%, sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A. Dall'inizio della stagione a oggi, su un totale di 10.448 campioni clinici raccolti dai diversi laboratori, sono stati 1.250 quelli positivi: 880 (il 70%) nelle ultime 4 settimane.