Fotografata l'evoluzione del cervello da 0 a 100 anni: ecco BrainChart

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Messo a punto da un team internazionale di ricercatori coordinato dalle università di Cambridge e della Pennsylvania, comprende grafici in grado di descrivere gli standard di crescita e invecchiamento del cervello

 

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Creato il primo strumento interattivo in grado di descrivere gli standard di crescita e invecchiamento del cervello umano da 0 a 100 anni. Si chiama BrainChart, comprende diversi grafici cerebrali, ed è stato messo a punto da un team internazionale di ricercatori coordinato dalle università di Cambridge e della Pennsylvania, nell'ambito di un progetto di ricerca che ha coinvolto 6 continenti.

Possibili applicazioni

Il team di ricerca si augura che BrainChart diventi uno strumento clinico di routine simile alle curve di crescita utilizzate per la valutazione di peso e altezza in neonati e bambini. Il risultato, pubblicato su Nature, si è già rivelato prezioso per la ricerca nel campo delle neuroscienze e in futuro potrebbe esserlo anche nella diagnosi di malattie psichiatriche e neurodegenerative come l'Alzheimer.

Analizzate quasi 125mila scansioni cerebrali

BrainChart è stato sviluppato analizzando quasi 124mila scansioni cerebrali di oltre 100mila soggetti, dai 115 giorni dopo il concepimento fino ai 100 anni di età, per un totale di quasi un petabyte di dati analizzati usando circa 2 milioni di ore di tempo di calcolo. Nello specifico, unendo i risultati di imaging provenienti da 10 studi condotti in tutto il mondo, i ricercatori sono riusciti a  mappare i cambiamenti del cervello umano nel corso della vita, definendo diverse curve di crescita.

Le prime scoperte

Come spiegato dai ricercatori, sul sito dell'università di Cambridge, utilizzando lo strumento, è già stato possibile identificate alcune tappe fondamentali dello sviluppo cerebrale. In particolare, i ricercatori hanno osservato che il volume della materia grigia aumenta rapidamente a partire da metà della gestazione, raggiunge il picco appena prima dei sei anni e poi inizia lentamente a diminuire. Un'evoluzione simile avviene anche per il volume della sostanza bianca che aumenta rapidamente da metà gestazione fino alla prima infanzia e raggiunge il picco appena prima dei 29 anni, mentre il calo accelera dopo i 50 anni. Il volume della materia grigia sottocorticale (che controlla funzioni corporee e comportamenti basilari), invece, raggiunge il culmine nell'adolescenza, esattamente a 14 anni e mezzo.
"Con i nostri grafici per il cervello siamo ancora agli inizi: finora abbiamo dimostrato che è possibile creare questi strumenti mettendo insieme grandi quantità di dati", ha sottolineato Richard Bethlehem, del dipartimento di psichiatria dell'Università di Cambridge. "I grafici stanno cominciando a fornire informazioni interessanti sullo sviluppo cerebrale e la nostra ambizione per il futuro, man mano che integriamo nuovi set di dati e affiniamo le curve, è che possano diventare parte della routine clinica. Potrebbero essere usate per valutare pazienti negli screening per l'Alzheimer, ad esempio, permettendo di individuare i segni della neurodegenerazione confrontando quanto velocemente il volume del cervello è cambiato rispetto ai loro coetanei", ha concluso.

 

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