Covid, Cdc: in Usa oltre metà casi dipende da variante Omicron BA.2

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I dati dei Centers for Disease Control indicano che alla fine della scorsa settimana i casi di Covid attribuiti a questa sottovariante del ceppo Omicron hanno rappresentato il 54.9% di tutte le nuove infezioni negli Stati Uniti

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La variante BA.2 del ceppo Omicron del coronavirus Sars-CoV-2 è attualmente predominante negli Stati Uniti: rappresenta più della metà dei nuovi casi di Covid-19 rilevati. Lo indicano i dati pubblicati martedì dai Centers for Disease Control (Cdc).
Nello specifico, le stime degli esperti di salute pubblica federali Usa indicano che alla fine della scorsa settimana i casi di Covid attribuiti a Omicron BA.2 hanno rappresentato il 54.9% di tutte le nuove infezioni. Le aree con più alta prevalenza di questa sottovariante sono quelle del Nord-Est dell'Unione, soprattutto negli stati di New York e New Jersey, dove la BA.2 sta causando il 70% dei nuovi casi. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Cdc: oltre il 95% degli americani ha gli anticorpi

La sottovariante BA.2, che sembra essere più contagiosa ma meno grave del ceppo Omicron originale, è già diffusa in Asia e in Europa, e sta guadagnando forza in Nord America. Tuttavia, secondo le stime dei Cdc, oltre il 95% degli americani ha già gli anticorpi, acquisiti dal vaccino Covid-19 o dalla malattia stessa. Protezione che ha permesso al Paese di tornare alla quasi normalità nelle ultime settimane.

Usa: Fda ha autorizzato la quarta dose di vaccino per over 50 e immunodepressi

Poche ore prima della pubblicazione dei dati dei Centers for Disease Control, la Food and Drug Administration, l’agenzia del farmaco americano, ha autorizzato il secondo booster per i vaccini anti-Covid a mRna di Pfizer-BioNTech e Moderna, per gli over 50 e per alcune categorie di immunocompromessi. La quarta dose può essere  somministrata ad almeno quattro mesi di distanza dal primo booster.
Nello specifico, per quanto riguarda le persone immunocompromesse, la Fda ha approvato il secondo richiamo di Pfizer per i soggetti di età superiore ai 12 anni che hanno subito un trapianto d'organo e Moderna per gli over 18 con lo stesso livello di immunosoppressione.
La decisione dell’agenzia Usa nasce dalla preoccupazione di una nuova ondata guidata dalla variante BA.2. Secondo il regolatore statunitense, l'evidenza scientifica suggerisce che c'è "una certa diminuzione della protezione" dai vaccini nel tempo, quindi un secondo richiamo "aiuterebbe ad aumentare i livelli di protezione per quelli più a rischio". Inoltre, "i benefici" di un secondo richiamo "superano i rischi". Stando ai dati del Cdc, il 65,5% della popolazione statunitense è completamente vaccinata e, di questi, il 44,8% ha avuto la prima dose di richiamo.

Un'immagine del reparto di terapia intensiva all'ospedale Poliambulanza di Brescia, reparto Covid, 25 gennaio 2022. ANSA/FILIPPO VENEZIA

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