Covid, Agenas: resta al 14% occupazione reparti, ma cresce in 10 Regioni

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In 6 Regioni supera il 20%. Risulta stabile a livello nazionale, al 5%, anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid-19. Sono i numeri emersi dall'ultimo report, aggiornato al 27 marzo, dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

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In Italia, nonostante vi siano valori in crescita in 10 Regioni, è stabile al 14% la percentuale di posti letto in area non critica occupata da pazienti Covid-19, valore che esattamente un anno fa era a quota 43%. Risulta stabile a livello nazionale, al 5%, anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid-19, a fronte del 40% che si registrava un anno fa. Lo indicano i dati dell’ultimo bollettino di Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, aggiornati al 27 marzo e confrontati con quelli del 27 marzo 2021. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Occupazione reparti in rialzo in 10 Regioni, in 6 oltre 20%

Nello specifico, a livello giornaliero la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area medica è in rialzo in 10 Regioni, Calabria (34%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (18%), Pa di Bolzano (12%), Pa Trento (10%), Piemonte (9%), Sicilia (25%), Toscana (16%), Umbria (32%), Valle d'Aosta (10%), con 6 Regioni che superano il 20%: Calabria, Umbria, Basilicata, Sicilia, Marche e Puglia. Il dato è, invece, stabile nelle restanti 11 Regioni: Abruzzo (al 20%), Basilicata (al 29%), Campania (16%), Emilia Romagna (11%), Liguria (15%), Lombardia (9%), Marche (22%), Molise (16%), Puglia (21%), Sardegna (20%) e Veneto (8%).

Occupazione intensive cresce in 7 Regioni

Per quanto riguarda, invece, la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid, il dato è sotto il 10% in tutte le Regioni. Nello specifico è in rialzo a livello giornaliero in 7 Regioni: Calabria (10%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (8%), Liguria (5%), Puglia (7%), Sicilia (8%), Toscana (6%) e in calo in Abruzzo (al 7%), Piemonte (3%) e Umbria (3%). È invece, stabile in 10 Regioni o province autonome: Basilicata (3%),Campania (7%), Emilia Romagna (4%), Lombardia (2%), Marche (4%), Molise (0%), Pa Bolzano (4%), Pa Trento (2%), Sardegna (9%) e Veneto (2%). Per la Valle d'Aosta (0%) la variazione non è disponibile.

Health workers wearing overalls and protective masks at work in the intensive care unit of the hospital of Cremona amid the Covid-?19 coronavirus pandemic, in Cremona, northern Italy, 26 December 2021. Italian Premier Mario Draghi's government has brought in a series of new COVID-19 prevention measures, including the obligation to wear facemasks outdoors, due to the sharp upswing in contagion and the arrival of the Omicron variant. It was already mandatory for people to wear facemasks in enclosed public spaces. The government has also decide to close Italy's night clubs and dance halls and ban open-air parties that attract crowds of people until January 31. It has also reduced the duration of the 'Super Green Pass' health certificate for people who are vaccinated for the coronavirus from nine to six months. 
ANSA/ FILIPPO VENEZIA

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