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La menopausa precoce può aumentare fino al 35% il rischio di demenza: lo studio

Salute e Benessere
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Il risultato è frutto di uno studio i cui dettagli verranno presentati nel corso dell'Epidemiology, Prevention, Lifestyle & Cardiometabolic Health Conference 2022 dell'American Heart Association. Secondo gli esperti, l'abbassamento precoce dei livelli di estrogeni potrebbe essere uno tra i fattori che spiegano la possibile connessione tra la menopausa prima dei 40 anni e la diagnosi di demenza

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La menopausa è l'interruzione definitiva delle mestruazioni e, pertanto, della fertilità nelle donne. In genere si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. Proprio nel caso della menopausa precoce, questa condizione può favorire l’aumento del rischio di sviluppare demenza nel corso della vita. È quanto emerso da uno studio i cui primi risultati verranno presentati nel corso dell'Epidemiology, Prevention, Lifestyle & Cardiometabolic Health Conference 2022 dell'American Heart Association, in programma fino al 4 marzo a Chicago.

I risultati dello studio

Lo studio, che ha preso in considerazione i dati relativi a 153.291 donne inglesi tra il 2006 e il 2010, ha consentito agli studiosi di verificare che chi entrava in menopausa prima dei 40 anni correva una più alta probabilità di avere una diagnosi di demenza nel corso della vita rispetto alle donne in cui il processo della menopausa si attivava dopo i 50 anni d’età. In particolare, poi, le donne in menopausa precoce avevano manifestato il 35% in più di probabilità di sviluppare demenza, un termine generico utilizzato per descrivere un declino delle facoltà mentali sufficientemente grave da interferire con la vita quotidiana. Dalle analisi, infine era emerso che per le donne che erano entrate in menopausa prima dei 45 anni il rischio era 1,3 volte più alto, mentre dopo i 50 anni l'età della menopausa sembrava non influire in modo particolare sulle diagnosi di demenza.

Le possibili motivazioni

Quali i motivi legati a questi risultati? Secondo i ricercatori l'abbassamento precoce dei livelli di estrogeni potrebbe essere uno tra i fattori che spiegano la possibile connessione tra la menopausa precoce e la demenza. Dallo studio, tra l’altro, è emerso come l'età di insorgenza della menopausa non abbia inciso allo stesso modo sui diversi tipi di demenza. Nello specifico, gli esperti hanno riscontrato forti legami con l'Alzheimer ma, ad esempio, nessuno con la demenza di tipo vascolare, correlata ad episodi di ictus che possono danneggiare il corretto flusso sanguigno nell’area del cervello. Per i ricercatori, in conclusione, la consapevolezza legata a questo rischio potrebbe aiutare le donne a mettere in pratica una serie di strategie per prevenire la demenza e gli specialisti a monitorare con attenzione lo stato cognitivo delle proprie pazienti nel corso del tempo.

  

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