Covid, vaccino ai bambini: pediatri ed esperti contro Salvini e Meloni

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Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno detto no alla vaccinazione delle figlie minorenni, scatenando le reazioni della comunità scientifica

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Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno deciso di non vaccinare contro il Covid-19 le figlie minorenni. Per prima, la leader di Fratelli d'Italia ha rivelato negli scorsi giorni che non vaccinerà sua figlia di 5 anni "perché il vaccino non è una religione, ma una medicina, quindi valuto il rapporto rischi-beneficio". Dopo Meloni, anche il leader della Lega, alla domanda se sua figlia sia vaccinata contro il Covid in un'intervista a "Radio Capital", ha risposto che la sua secondogenita, di 9 anni, non è vaccinata. "Sono scelte che riguardano mamme, papà e pediatri, non sono oggetto di dibattito politico", ha aggiunto Salvini. Le dichiarazioni dei due politici hanno suscitato una dura reazione della comunità scientifica. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

La risposta degli esperti

Per quanto riguarda Meloni, la leader di Fratelli d'Italia ha paragonato la possibilità per un minore di morire per Covid-19 a quella di essere colpito da un fulmine, attirando la risposta di Roberto Burioni. Il virologo, per smentire quanto affermato da Meloni, ha riportato dei numeri: "Anni 2020-2021: morti per fulmine negli Usa: 28 (di tutte le età) - ha scritto in un Tweet - Morti per Covid negli Usa: 900 (sotto i 18 anni)". Anche il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha commentato in un Tweet le dichiarazioni della leader di Fratelli d'Italia: "Onorevole Giorgia Meloni lei è libera di non vaccinare sua figlia. Non di fare disinformazione pubblica sui vaccini. Grazie".

Locatelli (Cts): "Vaccino per i bambini è sicuro"

Franco Locatelli, coordinatore del Cts, rispondendo indirettamente alle dichiarazioni dei due politici, ha rassicurato ancora una volta i genitori sul profilo di sicurezza dei vaccini anti-Covid in età pediatrica, sottolineando che "la larghissima parte degli effetti collaterali registrati in questa fascia sono reazioni locali". "In età pediatrica sono state somministrate quasi 4,2 milioni di dosi, di cui 4 milioni dai 12 ai 16 anni e 173mila dai 5 agli 11 anni. Nella fascia 5-11 anni ci sono state 1170 segnalazioni di eventi avversi, pari all'1% di tutte le segnalazioni dell'età pediatrica", ha spiegato. Si è espresso in merito anche Alberto Villani, primario di pediatria al Bambin Gesù di Roma ed ex Cts. In un’intervista rilasciata a La Stampa ha sottolineato che "i vaccini non fanno andare bambini e ragazzi in ospedale ma evitano che ci finiscano". "Qui al Bambin Gesù abbiamo avuto 90 piccoli ricoverati e nove intubati in rianimazione. Mentre non ne ho mai visto uno arrivare per reazioni avverse al vaccino. Mi chiedo come sia possibile allarmarsi per pericoli inesistenti quando abbiamo avuto 44 morti tra zero e 19 anni", ha aggiunto.

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