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Covid, Locatelli: "Vaccini under 5 in primavera. Si va verso una situazione favorevole"

Salute e Benessere

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ospite a Sky TG24: "Siamo riusciti a gestire questa ondata, dovuta in gran parte a Omicron, mantenendo tutto aperto. Paesi come Germania, Austria e Olanda hanno dovuto ricorrere a lockdown o a chiusure di attività commerciali. Noi tutto questo l’abbiamo evitato grazie alla percentuale elevata di persone che si sono vaccinate". Poi annuncia l'arrivo nei prossimi giorni della pillola di Pfizer

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Nel quadro della pandemia di Covid “ci stiamo avviando a una situazione marcatamente favorevole, tutti i numeri ci indicano che questa è la direzione”. A dirlo, opite a Sky TG24, è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che ha anche annunciato l'arrivo nei prossimi giorni - con un mese di anticipo - della pillola anti-Covid di Pfizer (COVID: AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

“Abbiamo gestito questa ondata mantenendo tutto aperto”

Locatelli poi, parlando dell’ultimo decreto del Governo, parla di “decisioni per mantenere aperto il Paese. C’è un messaggio poco emerso: siamo riusciti a gestire questa ondata, dovuta in gran parte a Omicron, a differenza di altri Paesi mantenendo tutto aperto. Paesi come Germania, Austria e Olanda hanno dovuto ricorrere a lockdown o a chiusure di attività commerciali. Noi tutto questo l’abbiamo evitato grazie alla percentuale elevata di persone che si sono vaccinate: siamo oggi al 91% di persone che hanno almeno una dose e 87-88% di chi ha ricevuto un ciclo vaccinale completo”.

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“In primavera vaccini per 0-5 anni”

Interpellato poi sulla vaccinazione della fascia 0-5 anni, l’unica ancora esclusa dall’immunizzazione, Locatelli dice: “"Direi che potrebbe essere ragionevole ipotizzare l'orizzonte dell'inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione, dopo che le agenzie regolatorie avranno dato il via libera. Sarà certamente di due dosi, gli studi che sono stati condotti prevedono un dosaggio ridotto anche rispetto a quello della fascia 5-11 anni”.

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"Quarta dose? Non è esclusa né data per scontata"

Parlando poi dell'ipotesi di una quarta dose di vaccino, Locatelli spiega che bisogna "affrontare la problematica in maniera molto laica, non dandola per scontata ma non escludendola". "Traiamo le evidenze dai dati e da lì costruiamo tutte le scelte - aggiunge - Potremo anche eventualmente avere scelte diffferenziate a seconda dello stato immunologico dei soggetti, chi ha una situazione complicata, i fragili, potrà essere considerato come categoria da considerare per la quarta dose. Nessuno ha argomenti per sostenere ora se escluderla o somministrarla".

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