Lo ha dichiarato il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. "I vaccinati con tre dosi sono molto protetti, quelli con due dosi hanno al massimo la febbre, per i non vaccinati invece è la roulette russa in cui uno su dieci-venti finisce in ospedale", ha aggiunto
L'andamento dell'epidemia di Omicron e l'importanza della vaccinazione anti-Covid. Sono alcuni dei temi affrontati dall'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, in un'intervista a La Stampa.
Omicron contagerà "molti di quelli che non hanno la terza dose" del vaccino perché, "se è vero che per ogni contagiato ce ne sono altri 18, si tratta di una variante paragonabile al morbillo", ha dichiarato, spiegando che il nuovo ceppo del coronavirus Sars-CoV-2 "potrebbe dare più bronchiti che polmoniti".
"I vaccinati con tre dosi sono molto protetti" dalla variante Omicron, "quelli con due hanno al massimo la febbre, per i non vaccinati invece è la roulette russa in cui uno su dieci-venti finisce in ospedale", ha aggiunto. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Bassetti: "Omicron rappresenta il 30% dei casi in Italia"
Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza coronavirus in Italia, a fronte della diffusione della variante Omicron, Bassetti ha poi sottolineato che, al momento, Omicron rappresenta il 30% dei casi in Italia.
"Delta non sarà predominante a lungo", ha aggiunto. Omicron porterà all'immunità di gregge? "Dimentichiamocela", ha commentato l'infettivologo, interrogato a riguardo. "Forse ci arriveremo dopo questa ondata, ma ci sono troppi non vaccinati a rischio per puntare all'immunità di gregge. Bisogna dare un messaggio diverso: il vaccino evita la polmonite. Per questo tutti devono fare tre dosi, altrimenti con tanti contagi in più arriveranno in proporzione molti ricoveri", ha sottolineato.
"Quarantena breve? Non vedo alternativa e bisognava pensarci prima"
Commentando il nuovo decreto sull'estensione dell'uso del Green pass e sulla riduzione delle quarantene, Bassetti ha dichiarato: "Non vedo alternativa" alla direzione della quarantena " e bisognava pensarci prima. Ministero e Cts si dimostrano lontani dalla vita reale".
Quanto all'ipotesi di rinviare la riapertura delle scuole al termine delle festività, secondo l'infettivologo questa possibilità dovrebbe essere presa in considerazione "solo nelle zone molto colpite".