Unicef, nel mondo 1 bambino su 10 con disabilità: oggi la giornata internazionale

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Nel mondo vivono 240 milioni di bimbi con disabilità. Sono alcuni dei dati emersi dal nuovo rapporto "Considerati, contati, inclusi"

 

Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata dedicata alle persone con disabilità, allo scopo di promuoverne i diritti e il benessere. In occasione di questa ricorrenza, istituita ufficialmente nel 1992 con la risoluzione 47/3 adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, l'Unicef ha pubblicato un nuovo rapporto, dal titolo "Considerati, contati, inclusi" ("Seen, Counted, Included"), dal quale emerge che nel mondo vivono 240 milioni di bambini con disabilità, 1 su 10. La maggior parte di loro (14,9%) risiede in Africa occidentale e centrale.

Il nuovo rapporto Unicef

Nel rapporto, Unicef compara i dati a livello internazionale di 42 Paesi su oltre 60 indicatori del benessere dei bambini ed evidenzia come i bambini con disabilità siano svantaggiati, rispetto ai bimbi senza disabilità, in molti ambiti: dalla nutrizione all'istruzione, fino al maggiore rischio di essere discriminati o vittima di violenza. Nello specifico, dall'analisi è emerso che i bambini con disabilità hanno rispettivamente il 24% e il 42% di probabilità in meno di ricevere stimoli precoci e cure adeguate e di avere competenze di base di lettura e calcolo.
Mentre hanno il 25% di probabilità in più di soffrire di malnutrizione acuta; il 34% di probabilità in più di soffrire di malnutrizione cronica e un rischio maggiore del 53% di avere sintomi di infezioni respiratorie acute. Cresce per loro anche la probabilità non aver mai frequentato la scuola (49%). Il report, inoltre, rivela che i bambini con disabilità hanno anche il 51% di probabilità in più di sentirsi infelici e corrono un maggior rischio (del 41%) di sentirsi discriminati e di subire punizioni fisiche gravi (32%). "I bambini con disabilità affrontano sfide multiple e spesso combinate per realizzare i loro diritti. Troppo spesso vengono semplicemente lasciati indietro", ha commentato l'Unicef in una nota.

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