Covid, Bertolaso: “Terza dose subito per i vaccinati da 6 mesi con AstraZeneca”
Salute e BenessereLo ha spiegato, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, l’ex capo della Protezione civile e oggi coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia. Secondo uno studio che a breve sarà pubblicato, ha detto Bertolaso, “l’immunità nei vaccinati con AstraZeneca cala più rapidamente rispetto a quella nei pazienti protetti con Pfizer o Moderna. In base a questi dati dico agli over 60 che hanno ricevuto AstraZeneca di sbrigarsi con la terza dose, se sono già trascorsi 6 mesi dall’ultima iniezione”
“Stiamo per pubblicare uno studio di Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all’università Bicocca di Milano, da cui emerge che l’immunità nei vaccinati con AstraZeneca cala più rapidamente rispetto a quella nei pazienti protetti con Pfizer o Moderna. In base a questi dati dico agli over 60 che hanno ricevuto AstraZeneca di sbrigarsi con la terza dose, se sono già trascorsi 6 mesi dall’ultima iniezione. E vanno coinvolti anche gli under 60 e gli insegnanti immunizzati con questo farmaco. Mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi a farlo presto”. A fare il punto sui vaccini anti-Covid e sulla terza dose, soprattutto in riferimento ai vaccinati con AstraZeneca, è stato Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile e oggi coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. “Le terze dosi si fanno con Pfizer non perché AstraZeneca non sia sicuro, ma perché Pfizer garantisce una copertura più elevata e duratura”, ha poi spiegato.
“Non aspettare” per la terza dose
Bertolaso ha dunque confermato come si debba “correre con le terze dosi anche per i più giovani, soprattutto gli immunizzati con AstraZeneca, oltre a vaccinare i Paesi poveri”. In Lombardia, però, la corsa alla dose di richiamo sembra non esserci. “Normale che la gente si protegga con maggior convinzione quando ha più paura, lo abbiamo visto nei mesi scorsi. Grazie al lavoro di Draghi, del commissario Figliuolo e delle Regioni abbiamo raggiunto numeri fantastici. In Lombardia, ai primi di novembre, toccheremo gli 8 milioni di vaccinati con due dosi. Capisco che per i richiami ci sia minor voglia, ma è un errore aspettare: la Gran Bretagna insegna”, ha sottolineato, spiegando come sia prioritario proteggere, ad esempio, proprio gli insegnanti immunizzati con il farmaco di AZ. La parte di popolazione che dovrebbe ricevere in via prioritaria la terza dose? “Chi è già stato chiamato all’appello deve rispondere: gli over 80, i 60-70enni, i fragili. In ottobre le prenotazioni sono andate a rilento, ora con l’arrivo della stagione invernale la gente sarà più invogliata. Credo che a novembre raggiungeremo numeri simili a quelli della prima fase”, ha confermato Bertolaso.
Il vaccino ai più giovani e un possibile richiamo per il 2022
Tra i temi trattati dal coordinatore della campagna vaccinale lombarda, anche quello relativo alla terza dose per i cittadini più giovani. “A dicembre probabilmente allargheremo la campagna anche a loro. E presto proteggeremo con la prima dose i bambini dai 5 agli 11 anni”, ha detto. Quindi, una previsione su quello che potrebbe accadere, sempre nell’ambito dell’immunizzazione contro il Covid-19. “Non è escluso un richiamo nell’autunno 2022. Quello anti Covid potrebbe diventare un vaccino da inserire nella programmazione normale, come per l’influenza”, ha riferito.