Tumori, strategia unica al mondo: da fegato malato ricavati due sani

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L’innovativa strategia chirurgica è stata ideata dal team multidisciplinare di esperti per la chirurgia epatica del risparmio d’organo, applicata dal dottor Lucio Urbani ed eseguita nelle sale operatorie dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup). Ha permesso di rimuovere del tutto “35 lesioni metastatiche distribuite in entrambe i lobi del fegato e il tumore primitivo del colon in una giovane paziente toscana”

Una strategia chirurgica definita “innovativa”, mai messa in atto in nessun ospedale del mondo fino ad oggi. E’ quella che ha permesso di rimuovere del tutto “35 lesioni metastatiche distribuite in entrambe i lobi del fegato e il tumore primitivo del colon in una giovane paziente toscana”. L’ha ideata il team multidisciplinare di esperti per la chirurgia epatica del risparmio d’organo, applicata dal dottor Lucio Urbani ed eseguita nelle sale operatorie dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup). Non essendo possibile operare contemporaneamente il colon e il fegato con un unico intervento chirurgico è stata attuata una strategia in due tempi mai applicata prima che ha, sostanzialmente permesso, dal fegato malato della paziente, di ricavarne due sani.

I dettagli della strategia chirurgica

Ecco, come riportato in un comunicato diffuso online dall’Aoup, come si è svolta la delicata e complessa operazione. Considerando che il fegato è costituito da otto segmenti, in un primo tempo è stata eseguita “la bipartizione epatica asportando i segmenti epatici centrali interessati dalle metastasi e associando la bonifica del fegato di sinistra con l’asportazione del tumore primitivo”, hanno spiegato gli esperti. In seguito, “è stato fatto crescere l’unico segmento libero da malattia (dei quattro) del fegato di destra”, attraverso un processo definito di “embolizzazione portale”. Quindi, proseguendo negli step dell’operazione, è stata eseguita la “bonifica del fegato di destra asportando tre dei quattro segmenti del fegato di destra con un intervento estremamente complesso durante il quale le funzioni vitali della paziente sono state sostenute dal fegato di sinistra”, bonificato durante la prima parte dell’intervento. L’approccio strategico dopo la chirurgia è stato definito dai medici “radicale”, con i due fegati che appaiono regolari. Visto l’esito positivo dell’intero processo, la paziente ha anche potuto ricominciare il ciclo di chemioterapia.

La presenza dei due fegati

Adesso, gli specialisti valuteranno i risultati post-operatori nel medio-lungo termine che dipenderanno dalla risposta ai trattamenti sistemici ma, hanno riferito, in caso di ripresa della malattia, “la probabilità di poter beneficiare di ulteriori trattamenti chirurgici rimane ancora concreta grazie alla presenza dei due fegati”.

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