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Covid, diagnosticata la subvariante Delta AY4.2 in Israele

Salute e Benessere
©Getty

La nuova mutazione, che sta venendo monitorata anche in Paesi come il Regno Unito e la Russia, è stata riscontrata in un ragazzino di 11 anni. Arrivato in Israele dalla Moldavia, il giovane è stato intercettato in aeroporto ed è stato poi messo subito in isolamento, come riferito dalle autorità locali

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La subvariante della mutazione Delta del coronavirus (denominata AY4.2), che sta preoccupando in questi giorni anche il Regno Unito, è stata diagnosticata in Israele, riscontrata in un ragazzino di 11 anni. Arrivato dalla Moldavia, il giovane è stato intercettato in aeroporto ed è stato poi messo subito in isolamento, come riferito dalle autorità locali.

La situazione sanitaria nel Regno Unito

Proprio in queste ore, come detto, il governo britannico sta “monitorando da vicino” la stessa subvariante Delta del Covid, sospettata di essere una tra le concause dell'impennata dei nuovi casi nel Paese, arrivata nelle ultime ore a toccare i 50mila positivi in 24 ore, con oltre 200 morti solo nella giornata di ieri. L'impatto dell'infezione resta, al momento, “sotto controllo” anche grazie ai vaccini e malgrado l'impennata dei casi, come riferito da Boris Johnson durante un consiglio dei ministri. Lo stesso premier, comunque, ha riconosciuto che occorre ridare slancio “ai programmi vaccinali”: sia verso quel 20% di popolazione che non si è ancora vaccinata pur potendolo fare, sia con l'accelerazione della terza dose promessa ai soggetti vulnerabili e a tutti gli over 50. Johnson ha sottolineato, comunque, come la curva dei ricoveri per Covid negli ospedali britannici resti “sostanzialmente piatta”. Intanto, un portavoce di Downing Street ha ribadito che il governo tiene “sotto stretta osservazione” i dati che riguardano il rimbalzo dei contagi, in aumento soprattutto fra gli studenti delle scuole. Ma, ha precisato, che qualsiasi eventuale “piano B” che preveda il ripristino di alcune restrizioni nella stagione invernale, non sarà preso in esame a meno che la pressione sugli ospedali del Paese torni a farsi registrare su "livelli insostenibili" rispetto alle precedenti ondate della pandemia.

La possibile diffusione anche in Russia

Situazione difficile anche in Russia, secondo Paese in Europa per infezioni e con una quota di vaccinati che non supera, ad oggi, un terzo della popolazione, con l'amministrazione di Vladimir Putin costretta a tornare ad annunciare alcune forme di lockdown. A Mosca, ad esempio, gli over 60 non vaccinati e i fragili dovranno rimanere obbligatoriamente a casa. E anche qui, emerge l’ipotesi della diffusione della mutazione AY4.2, indicata proprio dagli specialisti britannici come potenzialmente più trasmissibile di un ulteriore 10%, sebbene apparentemente non destinata al momento a prevalere sul ceppo d'origine.

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