I possibili effetti benefici del consumo di arachidi su memoria e risposta allo stress

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Secondo un nuovo studio condotto dall'Università di Barcellona l'assunzione giornaliera di arachidi per le persone giovani potrebbe avere effetti benefici sulla funzione cognitiva

Consumare regolarmente arachidi potrebbe migliorare la memoria e avere effetti benefici sulla capacità di rispondere allo stress nei giovani. A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto dai ricercatori della Facoltà di Farmacia e Scienze dell'Alimentazione dell'Università di Barcellona, in collaborazione con i colleghi dell'Hospital Clìnic e dell'August Pi i Sunyer Biomedical Research Institut (IDIBAP) su un campione composto da giovani adulti in buona salute.

Lo studio nel dettaglio

Per compiere lo studio, pubblicato sulle pagine della rivista specializzata Clinical Nutrition, il team di ricerca, coordinato da Rosa M. Lamuela, ha valutato le conseguenze derivanti dall'assunzione di arachidi su 63 soggetti di età compresa tra 19 e 33 anni, a cui è stato chiesto di assumere una porzione giornaliera di arachidi da includere nel loro piano alimentare.
"La maggior parte degli studi di intervento nutrizionale viene condotta in coorti caratterizzate da obesità o fattori di rischio associati a malattie metaboliche in questi casi è più facile osservare un effetto benefico aggiungendo un alimento sano nel regime abituale - ha spiegato Lamuela -. Il nostro lavoro mostra che l'assunzione giornaliera di prodotti a base di arachidi può portare a un miglioramento della funzione cognitiva e della risposta allo stress anche in una popolazione giovane e sana, in cui è tipicamente più complicato ottenere risultati evidenti".

I risultati

Dall'analisi è anche emerso un incremento degli acidi grassi a catena corta e una serie di composti benefici per la salute, quali il resveratrolo e l'acido p-cumarico. "Non abbiamo notato differenze significative tra il consumo di burro di arachidi e noccioline intere negli effetti e sembra che l'età non abbia influenzato le analisi statistiche. Questo è un elemento di interesse dato che in molti casi si osservano variazioni in base all'età del campione considerato", ha aggiunto la ricercatrice, sottolineando che saranno necessari ulteriori studi per confermare quanto emerso dall'analisi.
"Speriamo di ampliare la ricerca sugli effetti del consumo di prodotti a base di arachide e dei composti bioattivi sul microbiota attraverso analisi di composizione microbica, microbioma, lipidomica e trascrittomica. L'obiettivo è quello di individuare i meccanismi coinvolti nell'asse intestino-cervello dopo il consumo di noccioline", ha concluso la ricercatrice.

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