Covid, Pfizer testa un nuovo farmaco orale per la prevenzione

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L'azienda ha annunciato l'inizio dello studio di fase 2/3 per testare gli effetti di un suo medicinale antivirale sperimentale su soggetti che sono stati esposti al contagio

 

L'azienda statunitense Pfizer ha annunciato l'inizio dello studio di fase 2/3 per testare gli effetti di un suo farmaco antivirale sperimentale, da assumere oralmente, atto alla prevenzione dell'infezione da Covid-19 per coloro che sono stati esposti al contagio. In una nota, l'azienda precisa che lo studio sta arruolando soggetti con almeno 18 anni di età che vivono nella stessa famiglia di un individuo con un'infezione sintomatica confermata da coronavirus Sars-CoV-2. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

La sperimentazione nel dettaglio   

"Riteniamo che affrontare al meglio il virus richiederà trattamenti efficaci per le persone che contraggono, o sono state esposte al virus", possibilità che completeranno "l'efficacia e il ruolo dei vaccini", ha dichiarato Mikael Dolsten, Chief Scientific Officer e President, Worldwide Research, Development and Medical di Pfizer. "In caso di successo, riteniamo che questa terapia potrebbe aiutare a fermare il virus in anticipo, prima che abbia la possibilità di replicarsi ampiamente, prevenendo potenzialmente la malattia sintomatica in coloro che sono stati esposti e inibendo l'insorgenza dell'infezione in altri", ha aggiunto.

Lo studio su oltre 2mila adulti

Il farmaco, chiamato PF-07321332, è stato testato per la prima volta nel marzo 2020 e ora ne vengono analizzati gli effetti in  combinazione con il ritonavir, un medicinale contro l'HIV. Lo studio clinico di fase 2/3 coinvolgerà fino a 2.660 adulti (con età superiore ai 18 anni) che mostreranno i primi segni di infezione da Covid o che hanno avuto consapevolezza dell'esposizione.
I partecipanti al test, con assegnazione casuale, riceveranno la combinazione di PF-07321332 e ritonavir o un placebo, due volte ogni 24 ore, per 5 o 10 giorni. L'obiettivo dello studio è infatti quello di valutare la sicurezza e l'efficacia di questa combinazione di farmaci nel prevenire l'infezione da SarS-CoV-2 entro il quattordicesimo giorno dalla comparsa dei primi sintomi.

 

The Acea anti-Covid-19 vaccination hub , Rome, Italy,15 maggio 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

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